ANCONA - La questione del campo gavitelli a Portonovo finisce sui banchi del consiglio comunale. Dopo l’articolo del Corriere Adriatico, in cui il presidente del Parco del Conero annunciava per l’anno prossimo una sperimentazione per il contingentamento delle barche in baia, la consigliera comunale Ida Simonella ha chiesto conto dell’iniziativa: «L’affermazione di Picciafuoco corrisponde al vero? Se sì, quanti gavitelli sono previsti e chi si farà carico dell’investimento» ha domandato l’ex assessora al bilancio e candidata a sindaco per il centrosinistra.
Lo strappo
Il sindaco Daniele Silvetti, senza mezzi termini, ha definito la proposta del suo successore al Parco del Conero, nonché consulente comunale in pectore per il decoro urbano, «bislacca».
L’affondo
«Sarebbe il caso che le persone a lei vicine - ha ribattuto Simonella, riferendosi a Picciafuoco - si confrontassero con il sindaco prima di rilasciare certe dichiarazioni che gettano nel panico e rischiano di avere alcuni effetti anche su realtà cittadine come Marina Dorica». Per il sindaco non è altro che molto rumore per nulla. «Parole al vento quelle dette finora» rincara Silvetti, che sulla delicata decisione da prendere delega il verdetto ai diretti interessati. «Se si vuole contingentare uno specchio d’acqua - dice - metteremo intorno a un tavolo tutti gli attori principali». Quindi chi avrà la meglio? Chi farà la voce più grossa? O sarà il caso che ci sia a monte una linea di indirizzo politico su come gestire la situazione? La partita è appena cominciata. Un po’ come questa estate in ritardo, così tanto attesa da spingere tutti verso la costa. E con la voglia che c’è di andare al mare, l’assedio delle barche è solo all’inizio.
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