Sull'ex ospedale Lancisi resta il cartello "vendesi": nessuna offerta all'asta da 2,7 milioni

Sull'ex ospedale Lancisi resta il cartello "vendesi": nessuna offerta all'asta da 2,7 milioni
Sull'ex ospedale Lancisi resta il cartello "vendesi": nessuna offerta all'asta da 2,7 milioni
di Massimiliano Petrilli
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Mercoledì 1 Giugno 2022, 04:10

ANCONA - Il cartello vendesi resterà affisso sullo scheletro dell’ex Lancisi per altri mesi. Nessun plico è infatti arrivato entro lunedì agli uffici dell’azienda Ospedali Riuniti per partecipare all’asta indetta ad aprile per la vendita del vecchio nosocomio di via Baccarani. La base d’asta era stata fissata a 2,7 milioni, il valore indicato tre anni fa dalla stima effettuata dall’Agenzia delle Entrate.

Alcuni richieste di informazioni ed indagini esplorative sulle possibili destinazioni d’uso dell’ex Cardiologico avevano fatto ipotizzare la presentazione di offerte per l’acquisto.

Ma i potenziali acquirenti sono rimasti fermi alle domande preliminari e per ora il vecchio Lancisi resta nell’elenco degli immobili senza futuro. È dal 2003 che il cuore dell’ex Cardiologico ha smesso di battere. Era un fiore all’occhiello della Regione, oggi è uno scatolone grigio nel quartiere di Borgo Rodi. I residenti non sopportano più di convivere con lo spettro del vecchio ospedale, non solo per lo stato di abbandono, ma per il pericolo sicurezza: i ladri hanno portato via tutto, mentre i clochard ancora tentano di trovare riparo tra quelle mura. Ogni tanto qualcuno scavalca le inferriate, sfonda le finestre e trova un giaciglio nei vecchi ambulatori. Poi c’è il fronte del decoro tra la vegetazione che cresce rigogliosa anche perché passano mesi tra uno sfalcio e l’altro. 

I tentativi

Nel 2016 l’azienda Ospedali Riuniti aveva tentata la vendita al Ministero dell’Economia e Finanza nell’ambito delle iniziative di dismissione pubblicate nel 2016 sul sito del Ministero e dell’Agenzia del Demanio. Erano stati effettuato alcuni rilievi l’anno successivo incaricando un professionista di svolgere un’attività di due diligence: a ottobre 2018 l’immobile era stato iscritto nell’elenco dei beni ritenuti validi per un’acquisizione da parte della Cassa Depositi e Prestiti, ma l’operazione era poi stata congelata. Nel frattempo 1.500 cittadini avevano sottoscritto una petizione per chiedere la riconversione dell’ex ospedale in una Residenza sanitaria assistita. Nel 2019 l’azienda sanitaria aveva invece richiesto una stima all’Agenzia delle Entrate e la perizia aveva fissato il prezzo a 2,7 milioni. La pratica, anche causa emergenza pandemia, è rimasta ferma per diverso tempo finchè alla fine dell’aprile scorso è stato pubblicato l’avviso di asta pubblica. 

Le buste

La possibilità di presentare offerte è scaduta alle ore 13 di lunedì scorso, ma nessuna busta è stata recapitata agli uffici. Almeno per il vecchio Cardiologico. Mentre due plichi sono stati presentati per aggiudicarsi l’appartamento con ingresso indipendente in corso Amendola. In questo caso la base d’asta partiva da 100.500 euro. La prossima settimana è fissata la seduta pubblica per l’apertura delle buste arrivate così come l’apposita commissione nominata per questa gara dovrà certificare l’asta deserta per l’ex Lancisi. Ora per cercare di attirare eventuali acquirenti per il vecchio ospedale sarà possibile indire una nuova asta a prezzo ribassato oppure potrà essere richiesta in tempi una nuova perizia all’Agenzia delle Entrate così da avere un prezzo più vicino all’attuale standard dei valori immobiliari. Aumentando magari le chance di poter piazzare l’immobile nel cuore di Borgo Rodi.

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