Impresa fantasma, revocato l'appalto da 300mila euro per rifare i marciapiedi

Impresa fantasma, revocato l'appalto da 300mila euro per rifare i marciapiedi
Impresa fantasma, revocato l'appalto da 300mila euro per rifare i marciapiedi
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Martedì 31 Maggio 2022, 05:10

ANCONA - Stracciato il contratto da 300mila euro per il rifacimento dei marciapiedi in diverse zone della città. L’indicazione degli uffici comunali è stata annunciata ieri dall’assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini in risposta all’interrogazione presentata da Lorella Schiavoni, consigliere M5S, sul caso dei lavori fermi in via XXV Aprile, proprio nel tratto di strada compreso tra la Legione dei Carabinieri e l’incrocio con via Scandali.

L’area interessata dalla manutenzione faceva parte di un pacchetto di strade tra cui piazza Fontana e le vie Isonzo, Sanzio, Pesaro, Ascoli Piceno, Brodolini, Michelangelo, Canale, Lambro, Colleverde, Togliatti, Colombo, Fano e Volta. «I lavori sono stati consegnati l’8 novembre 2021 ma dopo un mese era stata avviata solo la realizzazione delle opere in un tratto di via XXV Aprile, con notevole ritardo rispetto ai tempi previsti - ha sottolineato Manarini - Dopo tre ordini di servizio in cui è stato sottolineato che le opere realizzate avevano un valore ben al di sotto di quanto contrattualmente pattuito, l’impresa non si è presentata al sopralluogo a cui era stata convocata con pec.

All’impresa non sono state erogate somme e ora il responsabile del procedimento ha dato ordine di redigere la determina per la risoluzione in danno del contratto. Questo episodio però dimostra che il Comune fa progetti, finanzia, affida i lavori e firma i contratti ma poi ci si imbatte in imprese che partecipano alle gare magari inconsapevolmente. Non si capisce perché una ditta molto lontana venga qui a prendere il lavoro di un tratto di marciapiede e poi lo abbandona. Questo però non può essere imputato al Comune, che segue costantemente i lavori». «Queste riposte sono gravi - ha replicato la consigliera Schiavoni - Non parliamo solo di un piccolo tratto, qui si tratta di cantieri aperti e con lavori sospesi, Ancona ne è piena, l’amministrazione dovrebbe fare le verifiche. Non si può dire semplicemente che la ditta è sparita»

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