Ancona, l’assalto dell’Immacolata: un assedio di auto in centro. Il parcheggio scambiatore? Vuoto

Ancona, l’assalto dell’Immacolata: un assedio di auto in centro. Il parcheggio scambiatore? Vuoto
Ancona, l’assalto dell’Immacolata: un assedio di auto in centro. Il parcheggio scambiatore? Vuoto
di Andrea Maccarone
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Sabato 9 Dicembre 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 12:05
ANCONA - Boom di eventi in città. Le iniziative di Natale scatenano l’assalto al capoluogo. Risultato: gente ovunque, un colpo d’occhio entusiasmante. Ma le strade del centro esplodono. Code infinite da nord e da sud. Le arterie principali intasate. Sosta selvaggia praticamente ovunque. E il colmo? Il park scambiatore degli Archi vuoto. Mentre quelli più comodi, ovviamente perché situati a due passi dal cuore della città, praticamente sold out. Nonostante ciò, gli automobilisti hanno insistito a mettere sotto stress la viabilità. 


Il flop 


Qualcosa non ha funzionato. Siamo andati sul posto a verificare cosa sia andato storto al debutto ufficiale della corsa al Natale durante il ponte dell’Immacolata. Intanto è sicuramente venuto a mancare un senso civico da parte degli utenti, tanto più che il Comune ha predisposto la gratuità degli stalli blu e dei parcheggi pubblici per incentivare sì l’arrivo in centro, ma sfruttando in primis lo scambiatore degli Archi. Cosa che non è avvenuta. Ore 18 di ieri: 365 posti liberi su 630 a disposizione. Più della metà. Un flop tremendo, mentre il serpentone di auto procedeva in fila indiana, a passo d’uomo, puntando dritto verso il centro. I più furbi usufruivano della corsia preferenziale destinata ai bus. Tanto di controlli neanche l’ombra.


I serpentoni 


Il peggio si è visto, chiaramente, lungo le arterie principali nelle vicinanze dei punti di maggiore attrazione: corso Garibaldi, piazza Stamira, piazza Pertini, piazza Cavour. Un incubo. Nonostante l’impossibilità di poter sperare in un posto libero, gli automobilisti indomiti hanno continuato ad ingolfare il traffico. E nel frattempo il display del park scambiatore degli Archi gridava vendetta. Gli impavidi hanno sfidato la sorte parcheggiando dappertutto: sopra le strisce pedonali, sopra i marciapiedi.

Dovunque ci fosse uno spazio a disposizione. Quindi, a fronte di un’attrattiva in crescita che ha convogliato pubblico da tutta la provincia e anche oltre, c’è da mettere mano seriamente all’organizzazione della sosta. 


La mobilità 


Le gratuità degli stalli hanno avuto successo, ma solo quelli a due passi dal centro. La direttiva del Comune interessa, oltre ai box sulle strisce blu, il Cialdini, il Traiano, lo scambiatore degli Archi ed anche l’Umberto I. In totale sono più di 900 i posteggi gratuiti a disposizione tutte le domeniche fino al 7 gennaio e i festivi e prefestivi: quindi ieri, il 24, il 25 ed il 31 dicembre oltre al primo ed al 6 gennaio. E pensare che il grande tema su cui batte l’amministrazione comunale è proprio la mobilità, con un progetto strategico che fa capo al Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) che mira a rivedere sensibilmente l’ingresso in città facendo leva proprio sulla mobilità dolce e sull’utilizzo dei parcheggi scambiatori: vedi l’utilizzo di spazi come l’autostazione Verrocchio prossima al taglio del nastro e il park di piazza d’Armi che vedrà la luce con il nuovo Mercato. Insomma una cintura di parcheggi che andrebbero in soccorso all’alleggerimento del traffico in centro. Con l’aiuto anche del completamento dell’anello filoviario. Ma se in una giornata come quella di ieri si è preferito rimanere in trappola nell’inferno di auto piuttosto che lasciare i mezzi comodamente allo scambiatore degli Archi e quindi utilizzare i mezzi pubblici, figuriamoci se in futuro possano avere successo contenitori ancora più distanti dal centro. Oltre ad un’organizzazione della mobilità, qui serve un cambio di mentalità. E magari qualche controllo in più.

 

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