Ancona, Andrea Carloni fuori dal coma grazie alle parole di Silvio. Papà Alfio: «Che dolore la morte di Berlusconi»

Ancona, Andrea Carloni fuori dal coma grazie alle parole di Silvio. Papà Alfio: «Che dolore la morte di Berlusconi»
Ancona, Andrea Carloni fuori dal coma grazie alle parole di Silvio. Papà Alfio: «Che dolore la morte di Berlusconi»
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 11:24

ANCONA - «Andrea, è il tuo presidente che ti parla». Cominciava così il messaggio di 15 minuti che Silvio Berlusconi registrò per Andrea Carloni, il giovane anconetano, supertifoso del Milan, che il 28 febbraio del 1997 entrò in coma a seguito di un terribile incidente in sella alla sua moto a soli 16 anni.

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La voce del Cavaliere lo risvegliò dopo 5 mesi di buio.

L’altra mattina, Andrea, quando ha appreso della morte di Silvio Berlusconi non ha profferito parola. «Ha cambiato espressione - racconta il papà Alfio -. Ho visto il suo sguardo, era profondamente addolorato». 

L’ultimo contatto 

Dopo lo schianto e il miracolo che ha riacceso la speranza in tutta la famiglia di Andrea, che oggi ha 42 anni, il papà Alfio ha fondato l’Associazione Andrea «con cui sognavo di realizzare ad Ancona una residenza diurna per disabili traumatizzati cranici. «Gli avevo scritto due giorni prima che morisse - continua Alfio Carloni, con la voce ancora rotta dalla commozione -. Ma lui era già in ospedale, non so nemmeno se abbia mai letto il mio messaggio. Ne avevamo già parlato parecchio tempo fa di questo mio desiderio. Quando ci eravamo incontrati proprio ad Ancona». 

L’incontro 

Alfio era riuscito a coronare il sogno di Andrea nel 2006: incontrare Silvio Berlusconi. Avvenne al PalaRossini, quando il Cavaliere fece tappa ad Ancona per la campagna elettorale delle politiche. «Andrea era veramente felice - racconta - aveva finalmente conosciuto il presidente del suo amato Milan». Ma soprattutto aveva ascoltato dal vivo la voce che lo aveva riportato alla luce. «Per un mese intero gli facemmo ascoltare tutti i giorni quella cassetta - prosegue il papà - e alla fine Andrea ha riaperto gli occhi». Dopo quell’incontro ad Ancona ci sono stati altri contatti tra il Cavaliere e la famiglia di Andrea. «Ma non ci siamo mai più visti - precisa Alfio - questa del centro diurno sarebbe potuta essere un’occasione. Ma purtroppo è andata così».

Il messaggio 

Ad aver fatto da ponte tra Alfio Carloni e Berlusconi è stato «un mio amico sindacalista - spiega il papà di Anderea - che gli spiegò la situazione. Dopo soli 15 giorni ricevemmo la cassetta con la sua voce». «Su Andrea fallo, concentrati, ce la puoi fare, ce la devi fare» recitava la voce di Berlusconi, invitando l’allora adolescente in coma a riaprire gli occhi. Un miracolo? Per la scienza forse no. Ma per papà Alfio sì. «Poi ci aveva invitato a Milanello - continua -. Siamo andati, ovviamente. Andrea ha fatto le foto con tutti, con Ambrosini e con tanti altri. È stato un momento di grande felicità». Che si è ripetuto quando qualche anno dopo Andrea ha potuto abbracciare Berlusconi ad Ancona. «Non andremo al funerale - dice Alfio -, ma parteciperemo con il cuore».

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