ANCONA È solo in una fase embrionale l’indagine che ha portato la Squadra Mobile della questura di Ancona ad arrestare un ragazzo di 17 anni trovato in possesso di poco più di 2 chili di hashish, divisi in panetti. Il minore, stando alla volontà della procura competente, è stato collocato ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice. La droga è stata rinvenuta in un nascondiglio appositamente ricavato, a poco distanza dall’abitazione che il 17enne, studente incensurato, divide con i genitori.
L’ipotesi
L’operazione della Mobile, sfociata nel blitz che ha portato al sequestro della droga e all’arresto del giovane, si è svolta nel Senigalliese.
Il blitz
Proprio su dove fossero destinate le dosi e da dove sia arrivato il carico di hashish si stanno concentrando gli investigatori della questura. Che sono arrivati al blitz dello scorso giovedì dopo una serie di appostamenti e pedinamenti. Gli accertamenti avevano fatto sospettare che il 17enne potesse essere il tesoriere della droga, pedina di un più articolato e complesso sistema di spaccio. Di certo, la scoperta dei due chili di hashish ha fatto rimanere di stucco anche gli agenti della questura. Si tratta, infatti, di un quantitativo di cui solitamente dispongono altri grossisti e non uno studente di 17 anni. D’altra parte, il mercato dello spaccio è cambiato. Non solo gli assuntori sono sempre più giovani, con l’allarme ormai costante lanciato dalle forze dell’ordine e dai servizi sanitari, ma l’età si è abbassata anche per chi gestisce la droga. L’arresto del 17enne è solo l’ultimo esempio di una lunga serie di operazioni anti-droga che hanno avuto giovanissimi come protagonisti.
I precedenti
Lo scorso novembre, sempre gli agenti della Squadra mobile, avevano stretto le manette attorno ai polsi di un 19enne anconetano, disoccupato e con la passione per la musica rap. Con un blitz nel magazzino adibito a sala prove, i poliziotti avevano sequestrato al giovane hashish, cocaina e marijuana per un peso complessivo di 25 grammi di sostanza. Da tempo il locale era finito nel mirino degli investigatori con l’ipotesi che all’interno fosse stato allestito un piccolo bazar di stupefacenti. Il locale era stato affittato nei mesi scorsi dal 19enne e dai suoi amici come sala per le prove musicali. Cinque mesi prima, il 19enne era stato arrestato con un chilo di hashish e 27mila euro in contanti. Una cifra monstre per un ragazzo disoccupato. Entrambi i procedimenti sono ancora in fase di definizione davanti al giudice.