OSIMO Ricambio generazionale complicato, inagibilità dei locali o contagi da Covid da evitare. E’ così che la tradizione presepiale per il Natale 2022 di Osimo sarà più povera, senza alcune delle rappresentazioni più storiche. A mancare all’appello saranno i presepi allestiti dalla parrocchia di San Marco Evangelista sotto l’omonima chiesa e, soprattutto, il presepe a grandezza naturale di Abbadia. Per la rappresentazione della natività di San Marco il problema è legato all’inagibilità temporanea della chiesa, con lesioni e distacchi di intonaci dalle volte e le arcate che hanno indotto i vigili del fuoco a interdire l’utilizzo dell’aula liturgica e dei locali sottostanti, come quello usato all’inizio di via Matteotti dove ogni anno la parrocchia allestiva il presepe.
L’altro nodo
Se a San Marco il problema è logistico e per cause di forza maggiore, i danni per il terremoto del 9 novembre, ad Abbadia il problema è il ricambio generazionale.
Il programma
Gli osimani resteranno legati alla tradizionale visita ai presepi anche grazie a quello artistico realizzato a Campocavallo, che sarà aperto a Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania e domenica prossima con orario 15,30-19. Altra rappresentazione della natività che ritorna è quella al Centro missioni, tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 e anche la mattina il giovedì, sabato e la domenica. Presepe storico inaugurato l’8 dicembre nel suggestivo scenario dell’atrio comunale: visitabile quando il Municipio è aperto. Anche alla Fondazione Grimani Buttari, a San Sabino, la tradizione è molto salda e il presepe artistico è storico, ma per evitare problemi con i contagi da Covid e tutelare dunque gli anziani ospiti, non sarà visitabile al pubblico esterno. Ad oggi ci sono alcuni pazienti in un reparto della casa di riposo contagiati ma asintomatici, quindi le visite sono limitate, tanto più per il presepe.
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