Abbadia, chiesa di San Marco e gli altri. Tradizione cancellata: ad Osimo è strage di presepi

Abbadia, chiesa di San Marco e gli altri. Tradizione cancellata: ad Osimo è strage di presepi
Abbadia, chiesa di San Marco e gli altri. Tradizione cancellata: ad Osimo è strage di presepi
di Giacomo Quattrini
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 04:20

OSIMO Ricambio generazionale complicato, inagibilità dei locali o contagi da Covid da evitare. E’ così che la tradizione presepiale per il Natale 2022 di Osimo sarà più povera, senza alcune delle rappresentazioni più storiche. A mancare all’appello saranno i presepi allestiti dalla parrocchia di San Marco Evangelista sotto l’omonima chiesa e, soprattutto, il presepe a grandezza naturale di Abbadia. Per la rappresentazione della natività di San Marco il problema è legato all’inagibilità temporanea della chiesa, con lesioni e distacchi di intonaci dalle volte e le arcate che hanno indotto i vigili del fuoco a interdire l’utilizzo dell’aula liturgica e dei locali sottostanti, come quello usato all’inizio di via Matteotti dove ogni anno la parrocchia allestiva il presepe.

L’altro nodo 

Se a San Marco il problema è logistico e per cause di forza maggiore, i danni per il terremoto del 9 novembre, ad Abbadia il problema è il ricambio generazionale.

Come ammette uno dei punti di riferimento della parrocchia, Giancarlo Rocchi: «Eravamo rimasti in due a occuparcene e siccome l’altra persona in questo momento non può prendersi l’impegno per problemi personali e io da solo non riesco a farlo, abbiamo deciso quest’anno di limitarci al piccolo presepe sotto la chiesa, senza più quello a grandezza naturale». Era non solo il più antico, risalente al 1988, ma anche il più suggestivo, con 35-40 personaggi a realizzare decine di scene sull’ampio piazzale parrocchiale. In passato il presepe era stato anche vittima di attacchi vandalici e per questo alcune raffigurazioni andavano rinnovate. «In generale alcune scene erano da ripristinare, con statue usurate e rovinate, troppi problemi tutti insieme, ci siamo dovuti fermare, speriamo che qualcuno i prossimi anni si avvicini proponendosi per darci una mano a rifarlo, perché –dice Rocchi- era molto apprezzato, ma anche impegnativo, perché non veniva fatto a caso, c’era una sequenza precisa delle scene e del percorso, con un mulino e l’acqua, ma anche con raffigurazioni che cambiavano per proporre novità ogni anno». Resta invece il presepe in miniatura, comunque bello e meccanizzato, sotto alla chiesa di Abbadia. Sarà aperto tutti i pomeriggi dalle 14,30 alle 20 da Natale all’Epifania. 

Il programma

Gli osimani resteranno legati alla tradizionale visita ai presepi anche grazie a quello artistico realizzato a Campocavallo, che sarà aperto a Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania e domenica prossima con orario 15,30-19. Altra rappresentazione della natività che ritorna è quella al Centro missioni, tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 e anche la mattina il giovedì, sabato e la domenica. Presepe storico inaugurato l’8 dicembre nel suggestivo scenario dell’atrio comunale: visitabile quando il Municipio è aperto. Anche alla Fondazione Grimani Buttari, a San Sabino, la tradizione è molto salda e il presepe artistico è storico, ma per evitare problemi con i contagi da Covid e tutelare dunque gli anziani ospiti, non sarà visitabile al pubblico esterno. Ad oggi ci sono alcuni pazienti in un reparto della casa di riposo contagiati ma asintomatici, quindi le visite sono limitate, tanto più per il presepe.

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