«Caro Ascoli, potevi fare molto meglio». Il commento dell'ex Enrico Nicolini racconta una stagione tra alti e bassi

«Caro Ascoli, potevi fare molto meglio». Il commento dell'ex Enrico Nicolini racconta una stagione tra alti e bassi
«Caro Ascoli, potevi fare molto meglio». Il commento dell'ex Enrico Nicolini racconta una stagione tra alti e bassi
di Anna Rita Martini
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Giovedì 23 Marzo 2023, 16:38

ASCOLI- Con l'ex bianconero Enrico Nicolini abbiamo parlato del momento dell'Ascoli tra alti e bassi in un campionato strano e con una classifica che si sta facendo pericolosa. «Dire che l'Ascoli è proprio una squadra altalenante, va su e va giù con facilità. Si tratta del problema di una squadra che fa fatica ad avere continuità anche se ha le potenzialità per poterlo fare. Purtroppo fino ad ora i bianconeri non sono riusciti a trovare continuità. Secondo me perché è mancata in loro la giusta carica mentale».

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Nicolini, i playout sono a tre punti: c'è da preoccuparsi?

«Innanzittuto la squadra non può perdere concentrazione altrimenti le avversarie avranno vita facile. L'Ascoli sta rischiando grosso perché le inseguitrici hanno organici importanti, penso a Venezia, Spal e Benevento ad esempio. Ma non solo l' Ascoli, tante squadre devono stare attente a non essere risucchiate nella zona calda».

Secondo lei quello dell'Ascoli è un buon organico?
«Assolutamente sì, penso che questa squadra abbia delle qualità che le avrebbero permesso di puntate ai playoff e e i tanti risultati importanti ottenuti durante la stagione lo hanno dimostrato. Ma adesso la classifica è quella che è, secondo me è più un discorso mentale, la gestione gruppo è fondamentale in ogni squadra, è chiaro se poi non c è allineamento tra gli interpreti le cose si complicano. Adesso l'Ascoli deve ricominciare il suo percorso, tre partite fa i problemi sembravano risolti, adesso gli incubi sono tornato e si rischia».

Insomma serve la svolta in questo rush finale...
«Serve resettare tutto e iniziare un altro tipo di campionato dalla prossima partita, mancano otto partite al termine della stagione e la squadra deve far punti a tutti i costi.

Chi ha più tecnica ,grinta e altro deve mettere il tutto a disposizione della squadra per uscire fuori da tale situazione, chi invece tira l' acqua al proprio mulino non serve. Ognuno deve mettere a disposizione quello che sa fare meglio, lo deve fare per il gruppo, lo deve fare per il bene dell'Ascoli. Sono molto dispiaciuto perché pensavo potessero conquistare i playoff, l'organico mi dava l'idea che fosse da primi otto posti».

Si poteva fare di più insomma...
«Se vogliamo analizzare bene le cose vediamo che il Sudtirol, il Palermo, il Bari e qualche altra squadra non hanno organici superiori a quello dell' Ascoli, per questo dico che i bianconeri potevano fare molto di più. In momenti del genere i ragazzi devono seguire il tecnico e aiutarlo, anche quelli che solitamente non giocano perché tutti devo essere utili e farsi trovare pronti. E, come detto, ognuno deve fare in campo quello che sa fare meglio. Poi è chiaro che devono emergere i leader del gruppo, loro possono aiutare gli altri».

Come finirà...
«Comunque ritengo che alla fine l'Ascoli riuscirà a tirarsi fuori, pur restando dell'idea che si poteva fare molto meglio. Purtroppo ci sono stati degli errori a monte e le conseguenze si stanno vedendo adesso, ma non serve recriminare, bisogna rimettere a posto le cose e guardare avanti. Mi sorprende il rendimento casalingo della squadra che è stato troppo basso, una inversione rispetto al passato quando la forza dell'Ascoli è stato sempre il Del Duca e vedere che non è più così mi procura tanta rabbia. Il Del Duca deve tornare ad essere il fortino bianconero a cominciare dalla partita contro il Brescia».

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