Carlo Mazzone morto, la nipote Vanessa: «Lunedì era sempre a casa con noi, ovunque allenasse»

Le parole della ragazza che lo ha reso bisnonno: «Ha avuto al suo fianco una donna fortissima, mia nonna Maria che è stata il suo capitano»

Carlo Mazzone morto, la nipote Vanessa: «Lunedì era sempre a casa con noi ovunque allenasse»
Carlo Mazzone morto, la nipote Vanessa: «Lunedì era sempre a casa con noi ovunque allenasse»
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Lunedì 21 Agosto 2023, 22:35

Carlo Mazzone, un grande allenatore e un grande nonno. Com'era nonno Carletto Mazzone? Rispondono in coro i suoi nipoti che lo hanno reso bisnonno. Vanessa, Iole, Alessio. Ne esce il ritratto di una persona molto presente in famiglia. Bellissime le parole dedicate dalla nipote Vanessa Lancianese al termine del funerale ad Ascoli Piceno.

Carlo Mazzone, i nipoti al funerale ricordano il nonno: «È stato l'allenatore della nostra famiglia»

«Nonno è andato via solo dal mondo terreno. Oggi ha iniziato la sua partita per sempre con Dio e con Costantino Rozzi». Così Lancianese ha salutato il nonno. Ringraziando tutti per i tantissimi attestati di partecipazione pervenuti alla famiglia, Vanessa (che ha reso Mazzone due volte bisnonno) ha aggiunto che «nonno è stato l'allenatore di tante squadre, ma è stato soprattutto l'allenatore della nostra famiglia e in questo ha avuto al suo fianco una donna fortissima, mia nonna Maria che è stata il suo capitano. Insieme siamo una squadra imbattibile e non saremo mai soli».

«Lui ha sempre professato famiglia e calcio, ed è stato così. - ha ricordato - Non c'è stato un lunedì che non fosse a casa con noi ovunque allenasse. Si faceva pranzo insieme: se aveva perso si stava zitti, se aveva vinto potevamo fare qualunque cosa». Poi un passaggio sulle origini di Carletto Mazzone: «la sua città era Roma, lui era romano e romanista, ma Ascoli lo ha adottato».

Dal pulpito ha preso la parola anche il fratello di Vanessa, Alessio Lancianese, molto commosso. «Ci diceva sempre che dovevamo essere forti e gagliardi, rispettosi e gentili con tutti. La famiglia - ha detto il nipote di Carlo Mazzone - per lui era quanto di più importante avesse. Il ricordo più bello rimarrà quello delle domeniche in cui vedevamo le partite insieme e io gli chiedevo 'nonno, che avresti fatto? Chi mettevi?'.

Grazie a lui ho iniziato ad amare il gioco del pallone. È stata la persona più importante della mia vita, sarà il mio angelo custode».

Infine la terza nipote dell'ex allenatore dell'Ascoli, Iole Mazzone, anche lei molto emozionata. «Nessuna parola può descrivere quello che è stato mio nonno per tutta la sua famiglia. Mi sento piena di tutto l'affetto, dei ricordi e delle parole che ci ha lasciato. La presenza di tante persone - ha concluso - è la conferma che ci ha lasciato tanto».

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