Ancona "gigante", tanti centimetri per provare a volare: dieci calciatori sono sopra il metro e ottantacinque

Ancona "gigante", tanti centimetri per provare a volare: dieci calciatori sono sopra il metro e ottantacinque
Ancona "gigante", tanti centimetri per provare a volare: dieci calciatori sono sopra il metro e ottantacinque
di Peppe Gallozzi
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Giovedì 7 Settembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 07:26

ANCONA Lo scorso anno le palle alte, in particolare quelle inattive, furono un’autentica piaga per l’Ancona. Anche nell’ultima gara ufficiale, quell’ottavo di finale playoff a Lecco, il pari di Battistini che spense i sogni di gloria biancorossi arrivò sugli sviluppi di un corner. Per questo motivo la società, ma più nel dettaglio il direttore sportivo Francesco Micciola e il tecnico Marco Donadel, hanno deciso di correre ai ripari. 


Le mosse

In che modo? L’allenatore curando maggiormente sul campo, già dal ritiro estivo, questo tipo di situazioni amare nel passato (più che altro sotto la gestione Colavitto).

Il ds, invece, aumentando la quantità di centimetri in rosa. Portieri compresi, sono dieci su ventitré (percentuale del 43%) gli elementi nel roster che superano i 185cm. Pellizzari, giusto per fare un altro nome a onor di cronaca, è sui 184. Dicevamo dei portieri: anche qui nessuna eccezione al dogma dell’altezza - con Perucchini (191cm), Vitali (189cm) e il giovane Testagrossa (192cm) 

Muscoli e solidità

Muscoli e solidità con una buona dose d’attenzione e scelta di tempo. I centimetri in difesa si traducono, detto di Pellizzari che potrebbe tranquillamente essere considerato nel novero di questo discorso, nei profili di Stefano Cella (185cm), Eduard Dutu (189cm) e Filippo Marenco (187cm). Il primo è la vera e propria guida del pacchetto arretrato, senza esenzioni da compiti di pura marcatura pur trovandosi perfettamente al centro. Ne è un esempio l’ottima prestazione di Chiavari dove, tra una sportellata a Zamparo e una discesa da libero vero (non capitalizzata da Paolucci), è risultato il migliore in campo. I due “braccini”, Dutu e Marenco, arrivano per dominare - o comunque farsi rispettare - sulle palle inattive sia in attacco che in difesa. All’altezza abbinano anche una fisicità di tutto rispetto che in un blocco a tre può fare sicuramente comodo in termini di valutazioni. Due colossi anche nella zona nevralgica del terreno di gioco. 

Governare il centro

Steven Nador (193cm), già apprezzato in Liguria come frangiflutti davanti alla retroguardia con capitan Gatto, e soprattutto Coli Saco (197cm) il maliano arrivato esattamente sul gong del mercato dopo la partenza repentina di Simonetti. Entrambi, in allenamento, hanno impressionato per prestanza, intelligenza tattica e discrete geometrie in fase di possesso. La curiosità è tutta su Saco, forgiato nei settori giovanili di Milan e Napoli, capace nelle estati scorse di catturare gradimento e considerazione dell’attuale Ct della Nazionale Luciano Spalletti. Nador nasce come difensore centrale poi, nella Spal di Roberto Venturato, pur non facendo parte in pianta stabile della prima squadra si sposta progressivamente a centrocampo imparando tempi e competenze del nuovo ruolo. Interessante capire se i due potranno anche essere impiegati insieme anche se, viste le attitudini completamente diverse di Gatto e Paolucci, appare un’ipotesi remota. In avanti Donadel ha già fatto intendere di voler giocare con un centravanti statico e una seconda punta dinamica sfruttando, in questo senso, l’estro del tandem napoletano composto da Energe e Cioffi (che agiranno presumibilmente in staffetta). 

Torri per scardinare

Come torri offensive spiccano Alberto Spagnoli (186cm) e il vichingo norvegese Julian Kristoffersen (198cm). Questo tipo di scelta non preclude al fatto che il terminale non debba abbassarsi e giocare con la squadra evitando di collocarsi, unicamente, in area di rigore per finalizzare. E’ logico che, Spagnoli, garantisce maggior profondità mentre Kristoffersen potrebbe sfruttare meglio cross e gioco aereo. Un’Ancona dei “giganti” che può funzionare: il Gubbio sarà già un bel banco di prova.

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