La band pisana degli Zen Circus con il loro rock alternativo al Mamamia, in scaletta i successi dell'ultimo disco

La band degli Zen Circus
La band degli Zen Circus
di Andrea Maccarone
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Sabato 9 Aprile 2022, 10:53

SENIGALLIA - La primavera apre le porte ai tour. La musica dal vivo torna nei club, e sabato, 9 aprile, al Mamamia di Senigallia faranno tappa i pisani Zen Circus (ore 22), band storica del rock alternativo italiano. Con l’ultimo album dal titolo “L’ultima casa accogliente” del 2020 gli Zen Circus confermano il loro percorso artistico che li ha visti nascere nell’alveo del punk-folk d’ispirazione a stelle e strisce (erano considerati i Violent Femmes italiani) per maturare in una forma più ricercata e meno scontata di pop cantautorale. Peculiarità, questa, che gli ha permesso di conquistare anche un pubblico più giovane e portare ai concerti un parterre trasversale che racchiude due generazioni.

 
La scena it-pop
Gli Zen Circus, del resto, sono considerati i fratelli maggiori di tutti quelli artisti che oggi intasano le classifiche e che hanno dato vita alla scena cosiddetta it-pop (italian-pop). Un filone che, dopo anni di confusione stilistica, ha prodotto un suono e una riconoscibilità artistica che in Italia mancava da molto tempo.

Perciò si fa assimilare il fenomeno it-pop a quello che più di 20 anni fa fu il Brit-pop per l’Ingilterra. Sul palco gli Zen Circus porteranno in scena i brani dell’ultimo disco più alcuni dei maggiori successi della loro carriera. La consueta capacità di trascinare il pubblico è il marchio di fabbrica dei loro live, che riescono a trasformarsi in una sorta di rito collettivo dove il pubblico diventa tutt’uno con gli artisti. Appino, il cantante e chitarrista, riesce sfondare la quarta parete stabilendo un contatto diretto e autentico con il parterre.


La genuinità
È la genuinità degli Zen che, seppure ormai delle colonne portanti di un certo cantautorato-folk pop-rock e misto di molto altro ancora, non perdono quell’approccio dal basso che li ha contraddistinti fin dai loro esordi. Sono cresciuti. Sono meno ruvidi. Meno abrasivi. Hanno smussato gli angoli e hanno fatto pace con quel turbamento da cui sono nati. E hanno acquisito maggiore consapevolezza e stabilità che gli dona grande fascino.

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