«Fuoco, fiamme e rock’n’roll». Il tour di Gianluca Grignani sabato 30 al Mamamia di Sengallia

Gianluca Grignani
Gianluca Grignani
di Chiara Morini
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Martedì 26 Marzo 2024, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 12:04

Saranno “Residui di rock’n’roll” quelli che porterà sul palco Gianluca Grignani nel suo tour nei club che farà tappa il prossimo sabato 30 marzo, alle ore 21,30, al Mamamia di Senigallia e nel quale porterà tutto il suo rock che lo accompagna da 30 anni a questa parte.

Il tour

Dice l’artista milanese: «Ognuno è libero di dare la sua definizione di rock’n’roll. La mia personale è il popolo, la gente, coloro che non possono cambiare nulla anche se lo vogliono e ne sono tanti. Ecco quelle sono le persone che vivono il vero rock’n’roll, io mi sento particolarmente vicino a loro. E il rock’n’roll lascia residui, non già dei ricordi. Alcuni ce ne sono adesso, altri ne verranno: ora ne canto alcuni, il titolo del tour mi coinvolge molto». Fino al 28 aprile Grignani sarà in tour, prima dell’estate uscirà un libro e poi il disco. Spiega: «Usciamo prima nei club e poi arriverà il disco. Facciamo al contrario, se non si cambiano le regole e non ci si mette davvero in gioco non si convince la gente della musica che si sa fare. Dopo tutti questi anni io ancora studio, è importante far capire quando qualcuno è diverso dalla musica che si fruisce». Tutto questo l’artista, che si è presentato al pubblico con Sanremo Giovani, 30 anni fa, con “La mia storia tra le dita” e poi divenuto ancor più noto con “Destinazione Paradiso”, lo farà accompagnato dalla sua band. Sul palco innanzitutto quello che lui definisce «il miglior chitarrista in Italia», Salvatore Cafiero, solista, e poi alle chitarre Frè Monti, Valerio Combass al basso, Luigi Russo alle tastiere e Antonio De Marianis alla batteria.

la musica

Sebbene ci sia una scaletta, nei concerti del suo tour, Grignani promette anche improvvisazione. «Molte cose – annuncia – le decideremo al momento, ogni concerto racconterà una storia simile alla precedente.

I musicisti che sono accanto a me devono avere una determinata attitudine mentale, essere un po’ folli. Improvvisare significa dimostrare di saper suonare la musica, se non si è capaci, non lo si fa bene. Il vero musicista, per me, ed è quello che chiedo ai miei, è di essere di livello, avere preparazione, avere un certo rigore. A loro do la possibilità di essere liberi, ma su palco non si devono fare errori stupidi. Il rock’n’roll vive su quel limite sottile del saper suonare e poter suonare sempre». Questo è lo scenario che si prospetta al pubblico per questo tour, per il quale Grignani dice espressamente che «spero che il pubblico possa rimanere a bocca aperta. Ci saranno fiamme vere nella scenografia, faremo fuoco e fiamme». Tutto ciò sicuramente per onorare la musica, per il cantautore «la forma d’arte che ancora parla tantissimo alla gente, più di tutte le altre arti, perché oggi è la più popolare. Un giorno si smetterà di dar valore a chi c’è sul palco, essere famosi non sarà più così importante. Un giorno si darà più importanza a quello che si fa sul palco, perché è fondamentale portare la luce dove non c’è, l’uomo deve crescere. Sul palco io porterò canzoni adatte ai residui di rock’n’roll, altre che non si può non fare, ma non dico altro, perché a me non piace andare ai concerti sapendo tutto prima».

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