Le voci marchigiane
a Sanremo ricordano

Le voci marchigiane a Sanremo ricordano
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Venerdì 21 Febbraio 2014, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 17:37
ANCONA – Voci marchigiane a Sanremo. La nostra regione ha sempre presenziato al Festival della Canzone Italiana e anche quest’anno non manca di inviare suoi illustri rappresentanti alla gara canora pi importante d’Italia. Viene subito in mente Raphael Gualazzi eclettico musicista, compositore e cantante urbinate che peraltro è in gara in questa edizione e parte già fra i favoriti, secondo le quotazioni dei bookmakers che gli hanno riservato un iniziale 12.00.

E poi il pensiero corre subito a chi non c’è più, Jimmy Fontana, camerte di origine che con quel suo “Paese mio che stai sulla collina” ha forse lasciato le tracce più profonde dei tratti tipici della nostra regione nella canzone italiana.



Tornando alla 64ma edizione del Festival, cioè quella di quest’anno, un altro nome importante salirà sul palco dell’Ariston: quello di Filippo Graziani, figlio dell’indimenticabile Ivan, che del padre sembra aver ereditato la musica nelle vene e grande capacità comunicativa.

Ma dando un’occhiata al passato ci ricordiamo ad esempio di Linda Valori, che aveva stupito tutti per la sua potenza vocale, finendo peraltro al terzo gradino del podio nel Sanremo 2004 con “Aria sole terra e mare”. Impegnata spesso fuori dai confini nazionali è molto concentrata sul suo lavoro: “Sono all’estero per un po' di giorni e spero di poter dare uno sguardo a Sanremo se c'è la possibilità della TV italiana”.

Scorre sangue pugliese nelle vene di Danny Losito, ma lui ormai da anni vive nella nostra regione e può essere considerato marchigiano a tutti gli effetti. La sua partecipazione a Sanremo risale anche per lui al 2004 con la sua canzone “Single”.



“Ho un bellissimo ricordo in generale fu un'edizione nuova ricordo che non erano presenti le case discografiche e quello con Tony Renis , organizzatore di quella edizione , fu per me un'incontro positivo , bellissima esperienza. La musica da allora è cambiata ma una canzone resta per sempre, speriamo rimanga sempre una traccia di noi Italiani nel mondo e Sanremo è una vetrina importante, unica, speriamo di ascoltare belle melodie belle canzoni. Da questa edizione io mi aspetterei il vincitore inaspettato , sarebbe bello. Vincerà la canzone che resterà dopo il festival ma questo lo scopriremo solo vivendo”.

Altra voce marchigiana che ha lasciato il segno sul palco di Sanremo era stata quella graffiante e determinata di Lighea, al secolo Tania Montelpare, fermana che ha collezionato 2 presenze al Festival: nel 1994 fra le nuove proposte, aggiudicandosi il 6º posto con “Possiamo realizzare i nostri sogni” e l’anno successivo stavolta fra i big con “Rivoglio la mia vita”, classificandosi al 7º posto nella finale.



“Del mio primo Sanremo non ho capito niente, avevo appena vinto Castrocaro ed ero letteralmente in balia degli eventi, non avevo neanche il pezzo pronto (era novembre). Del secondo invece mi ricordo lo shock, ho avuto attacchi di panico. Avevo voglia di tornare a casa con le persone che mi volevano bene e non in mezzo all’arena, era un oceano di pescicani. Infatti non l’ho fatto mai più. Ora lo guardo all’inizio con abbastanza poco interesse, poi mi prende molto invece, però ci andrò per festeggiare i miei 20 anni di Sanremo. Spero che Filippo Graziani e Cristiano De Andrè abbiano pezzi molto belli e abbiano successo. Sono talenti veri, non semplicemente figli di. Poi Ho collaborato con Ivan Graziani e lui scrisse 2 canzoni per me che ho ancora lì nel cassetto. Stimo molto anche Arisa, la trovo elegante, se vince non mi dispiace. Così come Ron che è un mio amico e ammiro molto”.



A proposito di voci graffianti, non possiamo non ricordare la performance dell’anconetana Roberta Faccani voce dei Matia Bazar nell’edizione del Festival sanremese del 2005 con un brano di grande impatto dal titolo “Grido d'amore”, che si classificherà al terzo posto nella categoria "Gruppi". Impegnata a teatro con Romeo e Giulietta trova il tempo dai camerini di raccontarci il suo Sanremo: “Ero nei big, non da esordiente, con un bravo che meritava molto di più ed è ancora preso come punto di riferimento. Per me è stato molto importante, una rivincita dopo tanti “no” ottenuto al Sanremo giovani. E poi l’emozione di suonare con i musicisti dell’orchestra è indescrivibile, anche se non lo dice mai nessuno… L’importanza di un’esibizione in una vetrina così. Oggi se ci tornassi mi piacerebbe farlo da autrice. Mi auguro che vinca Antonella Ruggiero, lo merita a prescindere come voce”.
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