Filippo Graziani canta le canzoni di papà Ivan: «Sono felice». Appuntamento domani sera a Montegranaro

Filippo Graziani canta le canzoni di papà Ivan: «Sono felice». Appuntamento domani sera a Montegranaro
Filippo Graziani canta le canzoni di papà Ivan: «Sono felice». Appuntamento domani sera a Montegranaro
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Aprile 2024, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 07:14

MONTEGRANARO Sarà un concerto emozionante, in cui Filippo Graziani farà risuonare le note di suo padre Ivan, quello delle 21,15 di domani, venerdì 12 aprile, al teatro La Perla di Montegranaro. “Per gli amici”, questo il titolo del tour 2024, prende il nome da una delle otto canzoni di un disco di inediti di Ivan fatto uscire da Filippo, che si intitola allo stesso modo.

 
Il disco e il tour


Da un lato la voce di Ivan nel disco, dall’altra quella del figlio Filippo, dal vivo, nei concerti del suo tour, che spiega: «In questo nuovo album c’è anche molto di me, che l’ho arrangiato, ma il pubblico gradisce, ci seguono nuovi appassionati e vecchi fan. C’è molta trasversalità nell’età di chi ascolta queste nuove canzoni di papà. Sicuramente è frutto del lavoro che ho fatto in tutti questi anni e molto è dovuto a questo nuovo disco». Un disco con brani scritti 30 anni fa, da un artista che purtroppo non c’è più. «Senza click e nemmeno elettronica - spiega Filippo - è arrivato a essere secondo nella classifica dei supporti fisici. Credo che questo sia la dimostrazione che la gente che ha un buon orecchio c’è, poi dipende anche da quello che gli offri». E anche felice perché questo disco è la realizzazione di un sogno, come dice Graziani jr: «Sono felice, ho realizzato il sogno di fare tornare papà in classifica, perché il nostro lavoro e la nostra vita sono connesse e intrecciate in modo indissolubile».


Chiedendogli quale brano, tra questi otto, gli ricorda di più papà Ivan, Filippo sceglie senza dubbio l’ottava traccia, “Per gli amici”. «In questo brano – spiega – riconosco mio padre, il suo modo di parlare con quel cinismo positivo che lo caratterizzava, realistico, al limite del comico a volte.

In questo brano si auto-cita, cosa che non aveva fatto mai». Difficile rispolverare un ricordo di Ivan come papà, «troppo lunga da dire in due minuti» commenta e lo stesso dice a proposito dell’Ivan musicista. Immenso? Sicuramente lo era. È questo il motivo per cui non si riesce a riassumere in poche parole? Probabile. Ma Filippo, per spiegare che musicista era, racconta un aneddoto: «Quindici anni fa sono andato dai musicisti dello storico trio di papà, e li ho scongelati. Fino a quel momento, da quando mio padre se ne era andato, non avevano più trattato il suo repertorio. Ho voluto ricreare il suo trio storico e ho avuto come una lezione da mio padre. Dopo aver suonato quattro o cinque dei suoi brani, mi sono sentito come un piede del 38 che entra in una scarpa del 46. Pensavo di averci preso, di essere a buon punto, quando il batterista si gira e dice “suona!”».

Essere figlio d’arte e in particolare essere il figlio di Ivan Graziani, non è stato facile agli inizi. «Ho dovuto fare due volte in più la salita più ripida di altri», spiega Filippo, che tiene a fare bene il musicista, come tutti lo sono in famiglia, anche quelli che di cognome non sono Graziani. «La vita e la professione – chiude – per noi sono la stessa cosa. Un giorno farò qualcosa di mio, ma dovrà essere fatto in modo tale che io possa suonarlo live». 

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