Il capolavoro pucciniano, secondo titolo in cartellone della 47esima Stagione Lirica di Tradizione a cura della Fondazione Pergolesi Spontini, sta per andare in scena.
E ieri la Compagnia di canto si è presentata alla città. Per molti, tra cui un magnifico Cavaradossi (il tenore spagnolo Alejandro Roy) è un ritorno: la "Tosca" cui assisteranno in anteprima gli studenti oggi e che regalerà emozioni al pubblico venerdì (7 novembre) (alle ore 20,30) e domenica (ore 16) è quella della Roma trionfante e teatra, decadente e splendente che già fu rappresentata al Pergolesi nel 2008. Molti ruoli riconfermati, in primis questa appassionata Tosca che si ispira al mito di Maria Callas e nelle cui vene sgorgano sangue e amore delle tragedie greche.
"Dopo un 'Don Giovanni' che ha fatto tanto discutere, ora torniamo al classico con questa 'Tosca' attualissima e di grande impatto visivo - spiega l'amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini William Graziosi - un allestimento originario, una coproduzione col Teatro dell'Aquila di Fermo.
Una Tosca quindi fortemente marchigiana, un titolo che emoziona sempre e che viene proposta dal 1911. Solo al nostro teatro, è andata in scena ben 14 volte", conclude Graziosi rassicurando sulla ricerca di sinergie con altri teatri di tradizione per organizzare la triennalità richiesta dal Ministero. E se il Pergolesi combatte per restare aperto e vivo punto di riferimento per la musica e la cultura cittadine, Jesi si prepara ad accogliere questa opera amatissima. Cast internazionale per la Tosca del regista Massimo Gasparon: in scena oltre al soprano greco Dimitra Theodossiou (Tosca) e il tenore spagnolo Alejandro Roy (Cavaradossi), vedremo il baritono americano Thomas Hall (un imponente e raffinato Scarpia); il basso Fabrizio Beggi (Angelotti), il tenore Saverio Pugliese (Spoletta), il baritono Paolo Orecchia (Sagrestano), il basso-baritono di origine anconetana Giacomo Medici (Sciarrone), ed il basso Gianni Paci (un carceriere). Ilaria Frenquelli è il Pastorello.
"L'opera è ambientata in una Roma trionfante e tetra, decadente e splendente allo stesso tempo - spiega il regista - ho rivisto la Roma del Caravaggio con i suoi chiaroscuri di forte drammaticità; la Roma del Bernini e del Borromini, marmorea e funebre. Puccini pretende l'unità di luogo, di tempo e di azione per coinvolgere lo spettatore dall'inizio alla fine". Sarà una Tosca incisiva e accattivante soprattutto grazie alla sua interprete, Dimitra Theodossiou, considerata come uno dei più importanti soprani a livello internazionale per le straordinarie peculiarità vocali e una forza espressiva fuori del comune.
"Sono emozionata di tornare a Jesi, qui ho mosso i miei primi passi artistici - dice il soprano - e sono felice di tornare con Tosca. La tragedia greca che ho nel Dna per le mie origini mi guiderà sul palco". "Bello tornare dopo sei anni - dice Alejandro Roy - ho debuttato con questo ruolo e oggi torno a reinterpretarlo a Jesi, un ruolo eroico, romantico e molto amato. Lavorare con Gasparon e con Dimitra qui al Pergolesi è un regalo".
Raffinato nel suo ruolo malvagio e potente, il Barone Scarpia-Thomas Hall, che non sarà solo un sadico impunito che si diverte torturando e ricattando altri esseri umani. La Form Orchestra Filarmonica Marchigiana ed il Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini" (maestro del coro Carlo Morganti) saranno diretti dal maestro Antonio Pirolli.
In scena anche il Coro dei Pueri Cantores "D. Zamberletti" di Macerata e il Coro di voci bianche Scuola Musicale "G.B. Pergolesi" di Jesi diretto dal maestro Michele Quagliani. Info: 0731.202944.
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