Il set a Londra
«Faccio parte dei Ken ballerini e dei Ken da combattimento – racconta Davide Albonetti, senza spoilerare il contenuto del movie –, abbiamo girato qui a Londra negli studi della Warner Bros. Non ho fatto un provino ma sono semplicemente stato suggerito dalla mia agenzia, tramite foto e video di ballo, e sono piaciuto a Greta Gerwing e alla coreografa che mi hanno chiamato». Da ballerino si è ritrovato a lavorare come attore ma non è stata una recitazione tradizionale. Il suo ruolo è stato quello di ballare e cantare come in una sorta di musical. Chi vedrà il film poi lo capirà. Sul dietro le quinte di una pellicola, che è già diventata iconica, non può svelare dettagli ma suggerisce di non perdersela. «Posso consigliare di andare a vedere Barbie ma non perché ci sono io – aggiunge il giovane senigalliese – perché ne vale veramente la pena e sono certo che nessuno se ne pentirà. Personalmente sono davvero grato di aver fatto parte del cast di Barbie, che sta facendo la storia, per me è un sogno che diventa realtà». Ha girato con l’affascinante Margot Robbie, la protagonista che interpreta la Barbie, e con Ryan Gosling, il suo Ken. «Sono simpaticissimi – dice di loro - e sono stati adorabili con noi e il resto del cast».
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Il concerto dei Take That
Davide Albonetti ha anche ballato sul palco durante il concerto dei Take That che si sono riuniti a Londra, cantando per un evento unico ad Hyde Park il mese scorso. «Il concerto è stato a giugno – prosegue – poi ho fatto varie pubblicità e ho preso parte anche al video Unhealty per Anne-Marie e Shania Twain a maggio».
La famiglia
La stessa carriera ha scelto la sorella Angela Albonetti che a undici anni ha iniziato gli studi alla Scala di Milano e poi si è diplomata e laureata in danza classica a Londra. Oggi fa parte del corpo di ballo del teatro Wielki w Łodz in Polonia, dopo aver debuttato all’Orlando Ballet in America. Era stato il suo primo contratto da professionista a 21 anni nel 2021. Il padre di Angela e Davide, Alessandro Albonetti è titolare insieme alla loro zia Roberta dell’Hotel Universal sul lungomare Mameli, appartenuto prima ai nonni. Una tradizione familiare di albergatori, pionieri del turismo senigalliese, a cui loro, terza generazione, hanno rinunciato per seguire una passione: la danza. Non un capriccio ma una professione, fatta di sacrifici, di cui stanno raccogliendo i frutti. «Sono orgoglioso delle scelte fatte dai miei figli – commenta l’albergatore – perché sono felici e realizzati. Questo mi basta».
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