Mannarino torna live all’Arena Gigli di Porto Recanati a 10 anni dal primo tour “Corde”: «Racconto me stesso, la società e le emozioni»

Mannarino torna live all’Arena Gigli di Porto Recanati a 10 anni dal primo tour “Corde”: «Racconto me stesso, la società e le emozioni»
Mannarino torna live all’Arena Gigli di Porto Recanati a 10 anni dal primo tour “Corde”: «Racconto me stesso, la società e le emozioni»
di Saverio Spadavecchia
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Lunedì 31 Luglio 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11:34

PORTO RECANATI - A 10 anni dal primo tour “Corde”, Alessandro Mannarino torna live con il suo concept originale che ha come protagonista il suono degli strumenti a corda. Per la terza volta, dopo l’edizione del 2013 e del 2015, l’artista darà vita ad uno spettacolo totalmente rinnovato, prodotto e distribuito da Vivo Concerti. Mercoledì 2 agosto, alle 21:30, “Corde 2023” farà tappa all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati per un live organizzato da Best Eventi ed Eclissi Eventi in collaborazione con il Comune. Proprio l’artista romano ha raccontato le emozioni e la voglia di musica dal vivo.


“Corde” è il suo nuovo tour che torna nelle arene estive. Cosa cerca di portare ogni volta che sale su un palco?
«I messaggi nelle mie canzoni sono tante, ma questo è un tour estremamente importante perché si lega proprio a quanto ho scritto, al mio pensiero, al mio essere artista. In questi concerti sono al centro della scena perché gli arrangiamenti sono diversi e quindi mi prendo la responsabilità di tutto».
Ogni suo concerto è sempre un’esperienza unica, cosa cerca di trasmettere a tutte quelle persone che vengono a vederla e ascoltarla?
«Racconto le storie che vedo nella società, racconto anche me stesso e quindi queste due visioni si uniscono sia durante un concerto che ovviamente all’interno dei dischi. Oltre all’emotività che porto sul palco, quello che lega tutte le persone sono le parole che arrivano attraverso le canzoni, e questa è una lettura che nello show viene ricercata e trovata perché puntiamo sulla musica».
C’è un verso molto profondo in “Cantaré”, estratta dal suo ultimo disco “La musica cambia se te voi bene”. Lei quanto vuole bene alla musica?
«Per me è la cosa più bella della vita, è importantissima. È una vocazione perché ho sempre scritto sin da piccolo, e in tutti questi anni ho costruito storie e per così dire un mondo parallelo con le mie canzoni. È diventata la mia vita».
Vita e musica che evolvono, partendo da lei fino ad arrivare al pubblico, corretto?
«La musica è raccontare, uscire dalla realtà e creare emozioni. In questo tour mi rendo conto che tutti gli arrangiamenti regalano maggiore trasporto a tutti quelli che ho già incontrato. Sto vivendo bene questo tour, e sono davvero felice che il pubblico stia vivendo bene questi momenti live».
Quali sono i prossimi progetti? C’è forse in lavorazione un nuovo disco?
«Sto già scrivendo canzoni, non ho mai smesso di scrivere. Anche prima dei concerti e negli hotel sto lavorando. Una volta finito il tour di “Corde” mi metterò a pensare ad un prossimo disco».
È più facile trovare l’ispirazione durante un tour o quando è finito?
«Andare in giro per l’Italia e portare live la musica mi permette di entrare in contatto con il pubblico, e quindi credo che scrivere durante questo impegno ti possa già dare la percezione di come possa suonare una nuova canzone.

Possiamo dire che scrivere durante i momenti di pausa di un tour sia un buon allenamento anche in vista degli impegni futuri».

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