ANCONA Sono iniziate le riprese del film “Pasquale Rotondi. Un eroe italiano”, seconda pellicola del registra Roberto Dordit, che sarà girato tra le Marche e la Repubblica di San Marino per circa cinque settimane. Nella giornata di ieri, a Sant’Angelo in Vado c’è stato un set visit e l’incontro del cast e della troupe con l’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi, il presidente di Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini, il responsabile di Marche film commission Francesco Gesualdi.
I capolavori salvati
Il film racconta la figura di Pasquale Rotondi, uno dei “monuments men” italiani, che salvò circa 10mila opere durante la seconda guerra mondiale, tra cui “La Tempesta” di Giorgione, e “La Cena di Emmaus” di Caravaggio, riuscendo a sottrarle ai bombardamenti e alle razzie tedesche. La trama racconta l’Operazione Salvataggio, organizzata dal ministro dell’Educazione Bottai, nel 1939, che dà l’incarico a Rotondi di nascondere nel Montefeltro le opere d’arte più importanti. Il protagonista, a quel punto, setaccia i territori e decide che i nascondigli ideali sono la rocca di Sassocorvaro e il palazzo dei Principi di Carpegna. Ci arrivano i tesori marchigiani, ma anche i veneziani, milanesi e romani. Dopo l’8 settembre 1943 il ministero non c’è più, Bottai viene ricercato dai tedeschi che vogliono giustiziarlo: le SS devono trafugare anche in Italia le opere che volevano Hitler e Goering. Rotondi è da solo e lo aiutano sua moglie Zea e l’autista Augusto, oltre a qualche custode e carabiniere.
La vicenda
Il gruppo, quasi come una piccola armata Brancaleone, deve presidiare il più grande concentramento di opere d’arte della storia. «Una vicenda emozionante – commenta Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura - che meritava di essere narrata e che mostrerà alcuni luoghi significativi della nostra Regione.
I commenti
«É un piacere – dichiara Francesco Gesualdi, responsabile di Marche film commission - ospitare nelle Marche la storia di questo eroe italiano grazie al quale migliaia di prestigiose opere d’arte sono state preservate e sono arrivate fino a noi. Un plauso alla produzione che ha voluto raccontare una storia sconosciuta ai più». Se le Marche sono contente di ospitare il film, anche la troupe si trova bene. «Ci troviamo benissimo – commenta il produttore Letizia – la gente è contenta, tutti sono contenti, anche di poter far conoscere questo personaggio. Tutti sono disponibili, dai sindaci ai ristoratori. Il nostro campo base è a Carpegna, e ci spostiamo per le riprese, poi ad aprile riprenderemo a girare tra Carpegna e Urbino».