Montelago vuole tornare in presenza, una bolla per salvare la festa della terra di mezzo su arte e musica celtica

Un concerto di Montelago Festival
Un concerto di Montelago Festival
di Chiara Morini
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Lunedì 29 Marzo 2021, 16:04 - Ultimo aggiornamento: 16:07

SEFRO - È chiamata «la festa fantastica della terra di mezzo». Gli appassionati la conoscono e anche chi non la segue ne ha sentito parlare: il Montelago Celtic Festival è pronto a scaldare i motori. Anche se non si sa cosa accadrà nelle prossime settimane a causa del Covid. Gli organizzatori però non stanno con le mani in mano, per essere pronti se torneranno gli eventi dal vivo. «Stiamo studiando alcune soluzioni insieme alle autorità sanitarie, l’idea, del tutto innovativa, sarebbe quella di creare una “bolla”, dove chi è vaccinato o ha il tampone negativo può entrare e muoversi liberamente nell’area del festival» commenta Maurizio Serafini che insieme a Luciano Monceri ha ideato il “Montelago”.

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La sperimentazione
Amano stare sul pezzo e sperimentare, come nel caso di questa bolla che aiuterebbe e non poco l’organizzazione. «Ne stiamo discutendo insieme alla Regione – puntualizza Serafini – ancora di deciso non c’è niente. Ma qualcosa dobbiamo creare e sperimentare, per essere pronti agli spettacoli del futuro». Sperimentare cose e soluzioni pratiche, come quando insieme al Cosmari decisero, qualche anno fa, di provare ad avere un Festival ecosostenibile. Se il risultato del confronto fosse negativo, però, c’è anche l’ipotesi di riserva, cioè «progettare un Festival, sempre in mezzo alla natura, ma con i dovuti distanziamenti» prosegue Serafini.

Covid permettendo ovviamente, perché il Montelago Celtic Festival non può essere online: perderebbe la sua natura e la sua ragion d’essere. 


Lo stare insieme
«Senza la presenza non potremmo mai farlo – commenta – se non si sta insieme come può esistere il Montelago? Lo scorso anno ci fu uno spettacolo allo Sferisterio a Macerata, ci fu una sorta di versione urbana del Festival, ma quella non era la vera essenza: non c’era il rapporto con la natura, non c’erano le vie costruite con la sabbia e poi cancellate dopo tre giorni». E non solo questo. Anche la convivenza frugale, il ballo sotto il palco, tutti elementi che hanno fatto amare questo evento nel cuore dell’estate del Maceratese. «Siamo comunque al lavoro per garantire la migliore soluzione possibile per non perdere lo spirito celtico del Festival: il vivere in mezzo alla natura», l’annuncio di Serafini. Ci sarà la sesta edizione dello “European Celtic Contest – controcorrente” che Montelago organizza insieme ad altri tre Festival: Cesenatico, Modena e Bojano in provincia di Campobasso. Band emergenti si sfideranno a suoni celtici in diverse location della valle del Chienti. «Le audizioni saranno live – dice Serafini – partiremo il 5 giugno. Se non sarà possibile le faremo a porte chiuse in diretta streaming nei nostri canali». I quattro finalisti saranno protagonisti della prima serata del Festival, il 6 agosto.


I contatti
Per mantenere vivi i contatti tra i musicisti, nel pieno spirito del Montelago, nel lockdown dell’anno scorso, fu creato il “suonar lontano”, in cui tutti i musicisti eseguivano un canovaccio audio, che poi veniva montato per costituire un puzzle sonoro. Il progetto va avanti e da poco, su you tube, è stato pubblicato il quinto degli otto episodi previsti.

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