Il comico Luccisano parte dalle Marche con il nuovo spettacolo “Boom!”: «Vi farò ridere con i social»

Il comico Luccisano parte dalle Marche con il nuovo spettacolo “Boom!”: «Vi farò ridere con i social»
Il comico Luccisano parte dalle Marche con il nuovo spettacolo “Boom!”: «Vi farò ridere con i social»
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Sabato 14 Gennaio 2023, 07:05

MONTEGRANARO - Non si farà in tempo a finire di ridere per una battuta, che si dovrà ricominciare con la successiva: con Emiliano Luccisano oggi, 14 gennaio, alle ore 21,30, al Teatro La Perla di Montegranaro, il divertimento è assicurato. Parte da qui il tour del comico romano con il nuovo spettacolo “Boom!”.


Luccisano, nuovo debutto nelle Marche… 
«Partiamo sempre dalle Marche, è sempre un successo e quindi non possiamo fare altrimenti».

 
Perchè ha scelto “Boom!” come titolo?
«Ho scelto questo titolo, perché siamo tutti un po’ “scoppiati”, nel mondo. La tecnologia che incombe, c’è sempre, anche quando si tratta di cibo. E si finisce per far passare anche le nostre immagini per la tecnologia, come avere un chilo di più o di meno, le pressioni aumentano, all’aumentare delle illusioni che sembrano realtà».
Il tema principale di questo nuovo spettacolo?
«Come dicevo, la sovrabbondanza della tecnologia, e come noi non riusciamo a reggerne i ritmi. Già alle otto del mattino si deve guardare se ci sono notifiche, la tecnologia che ha invaso il cibo, che con l’hashtag #foodporn viene “sessualizzato”. C’è il pubblico del body positive, di cui si parla molto sui social, e affronto il passaggio da un passato di cicciotto a un passato di cicciottello. Passo anche a parlare del “colpevole” di tutta la sovrabbondanza tecnologica, che si chiama algoritmo spia dei social, poi finisco per fare un viaggio in Pinocchio. Sarà molto divertente».
Quanto c’è bisogno oggi di ridere?
«C’è sempre stato bisogno di ridere, non solo nel periodo delle restrizioni, ma anche oggi. C’è sempre da ridere. Vede, ci sono due modi di prendere la vita: o guardandola con occhi che la vedono drammatica, o con altri occhi che ci permettono anche di ridere un po’ di noi stessi, serve essere accompagnati da un po’ di auto-ironia».
Parla di sovrabbondanza di tecnologia, ma è attivo nei social?
«Ci vivo, mi diverto e faccio divertire. Ne parlo proprio perché essendo attivo lì, conosco bene come funzionano».
Potranno mai sostituire il pubblico reale?
«Non credo. Noi con un pubblico vero siamo imparagonabili, siamo utili entrambi l’uno all’altro: il comico agli spettatori e questi al comico, per le emozioni che sono uniche quando ti esibisci dal vivo».
Quando ha capito che avrebbe fatto il comico?
«Ho avuto sempre una vena sarcastica, una sorta di rassegnazione buffa ai guai della vita. Poi avevo intrapreso la strada della scuola per la fare la carriera di attore e mi capitavano sempre commedie comiche. Il resto è venuto da sè».
Lei e la comicità, quindi, vi siete proprio trovati?
«Sempre, io e la comicità siamo sempre stati l’uno accanto all’altra».
Cosa sogna per lei e per la comicità, nel futuro?
«La comicità ha sempre bisogno di novità e di attualità, perché sui fogli di carta, quando scriviamo, mettiamo la nostra visione del mondo. Speriamo che non si abbassi il livello della qualità, che la comicità non diventi mai banale, ma cerchi di seguire idee accattivanti che offrano sempre contenuto».
Perchè vedere “Boom!” Quindi?
«Perchè darò inizio a un’esplosione di divertimento».

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