Green pass obbligatorio da oggi, la richiesta degli operatori marchigiani: «Capienza piena con il certificato verde»

Cinema e teatro chiedono capienza piena con l'introduzione del Green pass
Cinema e teatro chiedono capienza piena con l'introduzione del Green pass
di Chiara Morini
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Venerdì 6 Agosto 2021, 13:48 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 06:18

Aprire i luoghi dello spettacolo al massimo della capienza per gli spettatori in possesso di Green pass, che da domani sarà obbligatorio per assistere a spettacoli sia al chiuso che all’aperto. Dalle Marche sale forte la richiesta di “quota 100”. È stata l’assessore regionale Giorgia Latini a lanciare il tema in occasione della presentazione del premio Enriquez.

Richiesta che ribadisce: «la capienza al 100% è opportuna. Con i dovuti distanziamenti e il pubblico al 50%, nei luoghi di spettacolo e cultura non si registrano contagi: per questo ritengo che con la certificazione verde avrebbe senso il 100%. Diversamente c’è il danno economico per gli operatori». Operatori che sono d’accordo al 100%. Sono pochissimi i distinguo.

«Con il contingentamento al 50%, e tutte le norme di sicurezza che pratichiamo, non si cap7isce il senso del pass (ben venga l’aumento dei posti) – commenta Massimiliano Giometti proprietario degli omonimi cinema – e nemmeno per i luoghi all’aperto. Ad oggi si sa poco di come applicare la norma, se i dipendenti devono essere vaccinati o meno, il fatto che noi non siamo pubblici ufficiali e quindi non potremmo nemmeno verificare l’identità del possessore del pass».

Per i cinema c’è anche il problema dei distributori che stanno iniziando a rinviare le uscite. Lo dice Giometti, ma pure Monica Perugini dei Multisala di Macerata e Fermo, che spiega come «le distribuzioni avevano programmato prima dell’arrivo del Green pass. Questo era il periodo in cui cominciavamo a riprenderci, stavano uscendo film, come ad esempio Fast and Furios che attirano pubblico. Ma con l’obbligo del Green pass, potrebbe esserci un calo di spettatori. Il 100% della capienza sarebbe un’ottima soluzione».

Nei cinema Giometti e in quelli della Perugini si verificheranno i pass con l’app messa a punto recentemente dal governo. La capienza totale dei posti, per Luciano Messi, sovrintendente dello Sferisterio di Macerata e presidente dell’Atit, non solo è auspicabile, «ma sarebbe proprio opportuna: noi avevamo questa aspettativa, e ce l’abbiamo ancora».

In altri paesi europei il 100% dei posti con il Green pass già c’è. Allo Sferisterio, e qui non c’è nulla di politico, ma solo di tecnico, hanno deciso di andare incontro a chi, pur volendo vaccinarsi, ancora non ha potuto o se lo ha fatto non ha ancora la certificazione.

«Abbiamo deciso di fare uno sconto di 15 € per chi deve fare il tampone per venire al Mof – osserva Messi –. Noi siamo pronti con una persona in più ad ogni accesso per controllare i pass. Misure che comunque sono ulteriori oneri per noi, e, dati alla mano, sui contagi nulli nei luoghi di spettacolo, ci aspettiamo un aumento della capienza, che dovrà essere seguito da una politica che aiuti il ritorno della gente agli spettacoli».

Misure di sicurezza al massimo anche per il Rof, che tra Green pass e limitazioni, osserva il sovrintendente Ernesto Palacio, ricorda: «Ogni persona che entri nei luoghi di spettacolo rispetta il distanziamento e indossa la mascherina. Nei teatri le limitazioni di legge hanno ridotto di oltre il 50% le capienze, per mantenere le distanze di sicurezza tra gli spettatori. Quanto agli orchestrali, alla Vitrifrigo Arena la buca d’orchestra è stata notevolmente allargata, mentre al Teatro Rossini i musicisti suoneranno in platea».

«La capienza al 100% dei posti disponibili è necessaria per credere al Green pass – sottolinea il direttore Amat, Gilberto Santini -. Così com’è crea confusione: perché per gli spettacoli all’aperto c’è il Green pass e per i ristoranti, non al chiuso, no? Ripeto: con tutte le misure di sicurezza che ci sono e che rispettiamo, non vedo perché non si possa aumentare il pubblico». L’Amat verificherà, ovviamente, tutta la documentazione, come farà anche il consorzio Marche Teatro.

«Ci stiamo attrezzando – dice Velia Papa – siamo pronti. Ben venga il Green pass, dà sicurezza agli spettatori, ma per la capienza, secondo me, bisognerà attendere un’altra fase della pandemia: finché è richiesto il distanziamento più del 50% non si può avere».

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