Ripartono le mostre nelle Marche: l’aeropittura futurista di Crali a Palazzo Buonaccorsi di Macerata

La tempera su cartone di Tullio Crali “Duello aereo” del 1929
La tempera su cartone di Tullio Crali “Duello aereo” del 1929
di Chiara Morini
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 14:49

MACERATA - Dopo i musei, Macerata riparte con l’arte. Quella futurista di Tullio Crali, al quale verrà dedicata la mostra che sarà inaugurata il prossimo venerdì 7 maggio a Palazzo Buonaccorsi. “Tullio Crali, tra cielo e terra”, questo il titolo dell’esposizione che rimarrà aperta fino al 30 agosto, è la prima mostra che i musei civici dedicano alla figura chiave di quello che viene considerato il periodo del secondo futurismo italiano.

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La organizzano il Comune e i musei di Macerata, in collaborazione con l’associazione culturale Futurcrali e il sostegno della Regione.

Nato a Zara nel 1910, Crali ha vissuto principalmente tra il Friuli e Milano, ma è stato legato a Macerata sia per ragioni artistiche che familiari. Da studente scopre il Futurismo, a cui aderisce ufficialmente nel 1929. In seguito alle prime esperienze di volo, Crali si dedica all’aeropittura futurista, nella quale ha considerato le sue origini: «Nelle mie aeropitture c’è sempre quell’orizzonte marino che da ragazzo portai via con me quando lasciai Zara affondare nella nostalgia», scriveva l’artista. Militare, gli assegnano un incarico a Macerata, dove resta tra la primavera e l’estate del 1943. È proprio in città che approfondisce l’aeropittura futurista anche grazie al “Gruppo futurista marchigiano Boccioni-Tano”, artista, quest’ultimo, le cui opere sono conservate nella pinacoteca civica maceratese, e promotore del gruppo che lanciò Macerata nel panorama del futurismo internazionale.

Tullio Crali dal 1966 fino alla sua morte è vissuto a Milano, con soggiorni all’estero, tra cui Parigi e Il Cairo, ma è sempre rimasto legato a Macerata. Qui per sua volontà è sepolto, e sempre in città c’è il suo archivio.

L’esposizione sarà organizzata in tre sezioni. La prima dedicata agli inizi della carriera artistica del giovane Crali, che negli anni ’20 si dedica alle prime forme di linguaggio futurista, prima di abbracciare, come detto, l’aeropittura: esposti in questa parte paesaggi vertiginosi e capovolti, e vedute dall’alto dalle dimensioni metafisiche. La seconda parte della mostra è dedicata all’immediato dopoguerra: Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Movimento futurista, è morto, e l’arte di Crali esprime un linguaggio più intimo e maggiormente figurativo. La terza parte dell’esposizione farà conoscere un Crali inedito e più astratto. Le opere di questa sezione mostreranno il rapporto tra l’artista e la materia: verranno esposti lavori polimaterici e le famose Sassintesi a cui sarà dedicata un’intera parete, e alle quali Crali ha dedicato un manifesto nel 1969.

Quella dedicata a Tullio Crali è una delle mostre che saranno visitabili a Macerata durante la prossima estate. Musei chiusi nei mesi scorsi, ma non per questo gli addetti ai lavori sono rimasti con le mani in mano. «Con il comitato scientifico Macerata Cultura abbiamo progettato una serie di importanti mostre di qualità – fa sapere l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta – contribuiranno al rilancio dei nostri musei che da sempre sono il cuore pulsante dell’attività culturale cittadina».

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