“Quando la moglie è in vacanza”
con Ghini e Santarelli

“Quando la moglie è in vacanza” con Ghini e Santarelli
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Mercoledì 19 Marzo 2014, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 23:12
ANCONA - Massimo Ghini non un comico, come Tom Ewell che nel film “Quando la moglie in vacanza” di Billy Wilder interpretava quell'impacciato uomo di mezz'et/middle class. Solo in casa – la moglie in vacanza – alle prese con la vicina: uno schianto di ragazza, Marilyn Monroe. Come portare di nuovo a teatro un testo che in origine era stato scritto da George Axelrod per Broadway nel 1952? Altri tempi, altri contesti? Wilder, dopo il successo teatrale, ne fece un cult-movie: intramontabile, la scena di Marilyn che si lascia sollevare l'abito bianco sulle belle gambe dal vento che sale dalla grata della metropolitana. Alessandro D'Alatri ne ha tratto una pièce in cui si recupera il tradimento (censurato, nel '55, dal film di Billy Wilder), cui il marito si abbandona, e si traspone la vicenda in una Roma assolata e magica che traspare dalla vetrata sul fondale. “Ma sarebbe potuta essere qualunque altra città. D'Alatri non ha scelto la Capitale per permettermi gag in romanesco!”. Massimo Ghini, designato nella parte del marito imbambolato dalla bellezza della ragazza (Elena Santarelli), si è ritagliato addosso il ruolo. “Non sono un comico e abbiamo scelto di fare del marito un intellettuale di sinistra: un modo per sottolineare un'ipocrisia che contagia qualunque uomo, quando una ragazza così bella ti casca nel piatto...”.



Ma lei si ritiene un bello?

“Venivo messo, da giovane, in questa categoria, ma dicevo: i belli sono altri”.



Magari è un fatto di fascino...

“Ma anche questo era un problema: nel film l'attore è buffo, non affascinante...”.



E allora perché lei?

“D'Alatri cerca sempre di trascinarmi. E quando si tratta di tornare in teatro, ci riesce. All'inizio non mi sembrava un ruolo adatto a me: qui, se metti un attore fisicamente buffo vicino a una donna bellissima, metà del lavoro è già fatto. Io ho dovuto giocare su altre corde. L'ho buttata sull'intellettuale, e allora funziona l'incontro con la ragazza di provincia che cerca di affermarsi. E riesce ugualmente la satira verso un certo mondo, anche di sinistra, che ricade nell'ipocrisia: lui è un ambiguo tartufo. Poi, nello spettacolo c'è un alter ego - proiettato nei video in bianco/nero – che si muove come un James Bond, ed è insieme coscienza critica del protagonista”.



E c'è la sequenza della corsa in Vespa per le vie della Roma notturna...

“Sostituisce quella del vestito bianco, che non volevamo riproporre: il confronto non era sostenibile, è diventata una scena di culto. Rischiavamo di sembrare patetici. E invece il filmato, girato di notte ad agosto in una Roma deserta, è bellissimo, con sotto la musica di Renato Zero...”.



Ma è un musical?

“Neanche per sogno! Ci abbiamo messo soltanto tre elementi della nostra vita: la scena, il cinema e la musica. E la parola vince e armonizza tutto. I miei sono piuttosto monologhi cantati”.



E com'è lavorare con Elena Santarelli?

“Per me è stata una piacevolissima sorpresa. Ho scoperto dopo che aveva recitato con me già nel Pranzo di Natale di Vanzina. Qui è così intonata... notevole: parte del successo dello spettacolo è merito suo. Non vuole certo fare l'imitazione di Marilyn. È un archetipo, e doveva essere, com'è, di una sconvolgente bellezza. Quando entra in scena, sento il fremito che percorre il pubblico: altissima, bella come il sole... rende credibile la storia”.





La piece va in scena ad Ancona

da domani sera a domenica


La commedia di George Axelrod è stata portata sullo schermo nel '55 da Billy Wilder. Nel 2000 è stata inserita, dall’American Film Institute, al 51° posto tra le cento migliori commedie americane di tutti i tempi. “Quando la moglie è in vacanza” va in scena ad Ancona da domani sera (giovedì 20) a domenica (alle 20,45. Domenica alle 16.30) al Teatro delle Muse, nella traduzione di Edoardo Erba. Altri interpreti, con Massimo Ghini ed Elena Santarelli, per la regia di Alessandro D’Alatri, sono Edoardo Sala, Anna Vinci e Clara Costanzo, Francesca Pisanelli, Chiara Rosignoli, Luca Scapparone, Davide Santoro. Le musiche originali sono di Renato Zero (arrangiate e realizzate da Danilo Madonia), le scene di Aldo Buti, i costumi di Ornella Campanale, le luci di Adriano Pisi. Produzione dell’Associazione Culturale La Pirandelliana. La biglietteria del Teatro delle Muse (071 52525) è aperta dal martedì al venerdì (10,30-14.30; 17,30-19,30) e il sabato dalle 17,30 alle 19,30. (domenica, solo un’ora prima dello spettacolo).
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