Lana, cotone e seta. La nuova vita dei fili per far nascere curiosi gadget, bambole e borse shopper

Con i fili di lana è possibile realizzare splendidi oggetti per la casa
Con i fili di lana è possibile realizzare splendidi oggetti per la casa
di Veronica Angeletti
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Febbraio 2021, 20:01

ANCONA - Non solo maglie, sciarpe e berretti. Dentro un gomitolo di lana, di seta, di cotone, c’è uno straordinario mondo e senza usare uncinetti, ferri o telai. Perché il vero protagonista è il filo stesso e con la fantasia si possono realizzare oggetti decorativi e pure utili.

Rivestire di fili ad esempio un ramo d’albero può essere un modo interessante di ricordare una passeggiata e farne un punto focale della casa. Il ramo si sfrutterà tutto l’anno come portafoto, porta-note per gli impegni di famiglia o anche come albero di Pasqua.


La trasformazione
Trasformare il filo in nappe e pon pon consente di realizzare tante cose. Messi in fila, insieme o separatamente, consentono di personalizzare le chiavi delle porte, creare un embrasse per una tenda, fare un portachiavi o addirittura personalizzare una borsa shopper o un borsone in vimini. Di bell’effetto è creare, alternando pon pon e nappe, una tendina per quell’effetto vedo-non vedo su una finestra. Simpatico, il filo che si trasforma in una bambolina. Prendere un cartoncino 10 cm x 8 cm e avvolgerlo con la lana sulla lunghezza finché si avrà abbastanza spessore per fare il corpo. Sfilare dalla dima e legare in cima per fare la testa. Rifare la stessa operazione ma sulla larghezza per fare le braccia. Pertanto legare i due lati. Infilare le “braccia” dentro il corpo proprio sotto alla “testa” e legare immediatamente sotto il corpo. Tagliare i fili della matassina del “corpo” , dividere in due, legare in fondo per ottenere le gambe. Con le forbici tagliuzzare per fare mani e piedini. Avvolgere la testa con un pezzettino di tessuto per fare il viso. Incollare sopra della lana per fare i cappelli. Disegnare o ricamare bocca e occhi.


Il recupero
Intanto, per chi vorrebbe recuperare il filato da vecchi maglione, verificare come è stato confezionato.

Se si è usata la tagli e cuci allora si otterranno dei fili spezzati, ideali per piccoli collage mentre se è possibile scucire le varie parti allora si ricavano dei fili lunghi che, di solito, sono crespi e sformati. Per recuperarli usare la spalliera di una sedia, legare la matassa in vari punti e metterla in ammollo con acqua tiepida e del sapone specifico per lana o di Marsiglia. Risciacquare e distendere su grucce per asciugare aiutandosi legando dei sacchetti appesantiti. Aiuteranno a raddrizzare il filo. Non dimenticarsi però di girare ogni tanto la matassa mentre si asciuga. Un altro trucco è, mentre si sfila il maglione, arrotolare la lana intorno ad un bottiglione. Immergerlo sotto l’acqua fredda e lasciare asciugare. Per i fili che non temono il calore - pertanto vietatissimo per la lana mohair o il cachemire - provare la pentola a pressione. Fare delle piccole palline. Mettere a bollire l’acqua nella pentola, immergere le palline, chiudere e lasciare cuocere 5 minuti. Tirarle fuori subito e farle asciugare.

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