Si apre sabato a Fabriano una mostra sulle rivisitazioni delle figure del mazzo di carte francese

Si apre sabato a Fabriano una mostra sulle rivisitazioni delle figure del mazzo di carte francese
Si apre sabato a Fabriano una mostra sulle rivisitazioni delle figure del mazzo di carte francese
di Saverio Spadavecchia
3 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Gennaio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 15:15

Le infinite forme dell’arte troveranno spazio a Fabriano per raccontare le “Tante carte su carta”, una rassegna d’arte curata da Giuseppe Salerno. Una mostra decisamente particolare, che vuole raccontare attraverso quasi duecento opere le principali rivisitazioni delle principali figure del mazzo di carte francese: il re, la regina ed il fante.

 
Il vernissage


La rassegna verrà inaugurata sabato, 20 gennaio, alle 16 all’interno del Museo della carta e della filigrana di Fabriano.

Sarà visitabile dal martedì alla domenica, con orario 10-13 e 15-18 fino al prossimo 24 marzo. «Queste tre figure del mazzo di carte francesi saranno al centro di una mostra su carta, letteralmente, con quasi 200 opere provenienti da tutta Italia – spiega il curatore della mostra fabrianese Giuseppe Salerno – uno mostra che oltre a meravigliare il pubblico vuole anche far stupire anche chi ha creato tutte le opere presenti, per far scoprire quali sono state le interpretazioni degli altri artisti chiamati a ripensare i re, le regine e i fanti».


La progettualità


L’esposizione che verrà inaugurata sabato vuole proseguirà la progettualità di “Fabriano PaperSymphony”, giungendo alla sua terza edizione ma portando uno stile diverso in mostra rispetto alle esposizioni precedenti. «Nell’ambito di questa progettualità – spiega ancora il curatore Salerno – abbiamo voluto dare una impostazione diversa, con tanti artisti chiamati a dare la loro chiave di lettura intorno al tema proposto. Saranno infatti 65 gli artisti chiamati a dare la loro interpretazione ad un tema che può essere anche di attualità se consideriamo le figure scelte come tema. Il re, la regina e il fante sono dei simboli e ognuno di noi li può leggere in tanti modi. Possono essere simboli del potere, delle armi e delle guerre. Ci possono essere tantissime visioni ed interpretazioni all’interno della mostra, ma queste sono figure che possono essere soggetti ad infinite interpretazioni». 


L’intelligenza artificiale


Saranno sessantacinque gli artisti italiani chiamati ad immaginare queste figure, attraverso tecniche e sensibilità diverse perché l’arte è in continuo movimento fino ad arrivare anche all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, che ha contribuito alla creazione di alcune delle opere presenti in mostra. «La carta permette tante cose, e così gli artisti si sono potuti esprime in ogni modo possibile partendo dalla matita fino ad arrivare alle tecnologie più innovative conosciute. Acquarello, olio, collage: una grande ventaglio di tecniche e pensieri diversi. L’arte non è altro che l’incontro di cuore e testa, l’incontro tra sentimento e razionalità».

La mostra è promossa dal Rotary Club con il patrocinio di Fabriano Città Creativa Unesco, della Regione Marche e del Museo della Carta e della Filigrana. «Non sono opere casuali – conclude Giuseppe Salerno – ma sono opere che sono state appositamente pensate e realizzate per questa mostra, per questo scopo. Gli artisti dopo essere stati contattati ed invitati hanno accettato quella che possiamo considerare una sfida. Una mostra diversa rispetto a quanto abbiamo pensato e presentato negli scorsi anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA