Il netturbino-tenore Mazzoni dopo la vittoria sfumata a Italia's Got Talent: «E' stato comunque bello»

Il netturbino-tenore anconetano David Mazzoni
Il netturbino-tenore anconetano David Mazzoni
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Marzo 2021, 16:26

ANCONA - «Una bellissima esperienza, una favola»: così il netturbino-tenore anconetano David Mazzoni racconta la sua partecipazione alla finalissima di Italia’s Got Talent. Una splendida esperienza della quale David parla come di un «momento impagabile dopo un anno di chiusura del mondo dello spettacolo dal vivo. Tutto è ancora chiuso è così arrivare a stare su quel palcoscenico davanti al pubblico è stata una gioia straordinaria, una bella festa».


Mazzoni non aveva fatto più audizioni, aveva smesso perché «erano lunghissime.

Poi questa volta, per le procedure “semplificate”, è stato più breve: un video, una presentazione con una piccola esibizione e poi saremmo stati ricontattati. Per me è stato già un bel risultato essere alle audizioni». Da 30.000 che erano, i concorrenti sono rimasti in 150, e per lui, dopo la puntata delle auditions, essere arrivato «tra i dodici finalisti è stato quasi come una vittoria». Non nasconde che vincere gli avrebbe fatto piacere, anche perché «il premio era importante e avrei voluto dare qualche soddisfazione a chi mi ha dato tanto sostegno in questo periodo».


Cantando “E lucevan le stelle”, una difficile aria tratta dalla Tosca, ha comunque emozionato il pubblico, quello che lo conosce e anche chi non lo aveva mai sentito cantare. Ha conquistato i giudici e non solo: pure Veronica Bocelli. «Mi ha mandato un messaggio, ti hanno seguito e gli sei piaciuto», ha riferito Mara Maionchi a Mazzoni al termine dell’esibizione. Era stata lei a presentarlo come l’uomo che ha un lavoro normale, ma che salendo sul palco si trasforma in un tenore. Peccato che si sia dovuto arrendere a Stefano Bronzato, il mago di Verona, che ha conquistato la vittoria.


Per Mazzoni è stato bello vedere di avere dalla sua parte tutta la città di Ancona, e non solo: tante persone, pur non conoscendolo, hanno tifato per lui. Era consapevole che sarebbe stata dura, ma ha dato comunque tutto se stesso. Tiene i piedi per terra però, da uomo semplice qual è, e rimarca: «Ancora non è il momento di fare il grande passo, di dedicarmi a tempo pieno alla musica». Con i sogni «non si mantiene la famiglia» dice, pensando alla sua compagna e ai suoi due bambini. Nella giornata di ieri, è già tornato nella sua Ancona, dopo l’esperienza romana negli studi di Cinecittà dove si è tenuta la finale. «A Roma - sottolinea - ho comunque avuto al mio fianco cinque colleghi con i quali ho brindato al termine della puntata. Oggi sarò regolarmente in servizio e avrò modo di salutare tutti gli altri». Colleghi che anche durante la trasmissione non gli hanno fatto mancare il loro supporto. «Amici prima ancora che colleghi», ha detto in tv. Gli stessi con i quali aveva sempre sognato di poter andare, un giorno, su quel palco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA