Lucia Mascino: «Sono una turista del successo, l'8 maggio inizia una nuova serie tv dove sono con Bisio e poi torno a girare i Delitti del BarLume»

Lucia Mascino all'ultima replica di “Smarrimento”: «Sono una turista del successo, l'8 maggio inizia una nuova serie tv dove sono con Bisio e poi torno a girare i Delitti del BarLume»
Lucia Mascino all'ultima replica di “Smarrimento”: «Sono una turista del successo, l'8 maggio inizia una nuova serie tv dove sono con Bisio e poi torno a girare i Delitti del BarLume»
di Elisabetta Marsigli
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Giovedì 13 Aprile 2023, 01:20 - Ultimo aggiornamento: 15:04

ANCONA - Ultima replica di stagione per “Smarrimento”, lo spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro per e con Lucia Mascino, prodotto da Marche Teatro, in scena al Teatro Apollo di Mondavio sabato, 15 aprile, alle 21,15 nell’ambito di TeatrOltre. Una pièce straordinaria che segna l’incontro artistico di due indiscutibili talenti della scena contemporanea.

Che effetto fa interpretare un testo scritto su misura per lei?
«Lucia lo ha scritto su misura per me, ma poi sono io che sono entrata nel suo mondo. Uno scrittore racconta ciò che sente, ma averlo fatto in diretta con me è stato emozionante. Ci siamo inseguite per diverso tempo: mi voleva per un suo spettacolo nel 2016 che poi non sono riuscita a fare. Mi sono sempre sentita molto vicina alla sua scrittura, ma ho faticato a convincerla di scrivere un monologo. Alla fine tutto è nato dal nostro primo incontro, una chiacchierata esplosiva in un bar: andavamo nello stesso vorticoso ritmo di parole. Poi ci vedevamo a casa mia: lei scriveva e io interpretavo, tagliando e costruendo insieme. Sono molto legata a questo testo che tanto mi ha regalato dal pubblico». 

Si parla di una scrittrice in crisi… la famosa paura della pagina bianca. Un’attrice che paure ha?
«Un attore che non è autore dipende dallo sguardo degli altri: noi dipendiamo dal fatto che un regista o un autore possa metterci nella sua visione, quindi la paura è quella di non fare incontri che ti permettano di raccontare emozioni, che nessuno venga ispirato da te. È una cosa molto faticosa dover essere scelti, ti espone a situazioni di fragilità continua». 

Qual è il segreto del successo di questo spettacolo?
«Mette a nudo delle fragilità che siamo abituati a nascondere.

Fare un personaggio che è dichiaratamente incasinato e incapace di contenere pensieri, emotivamente straboccante, ti permette di entrare in una incredibile empatia col pubblico. Il teatro è uno strano meccanismo: solo qui, mettere in scena i propri difetti crea un vantaggio».

E quale il segreto del successo di Lucia Mascino?
«Se di successo vogliamo parlare, mi sento una turista del successo ogni tanto ci passo ma non ci risiedo molto. Diciamo che non mi ci percepisco. Se vogliamo fare il gioco di quelli che ci credono, apprezzo molto gli attori che dal successo ottengono la libertà di fare ricerche approfondite. Poi ovvio che il riconoscimento gratifichi tanto, quello che sentivo dentro di me aveva ragione di essere, ma quello che mi gratifica di più è avere la possibilità di affrontare tanti più ruoli, superare confini e sfide che non ti aspettavi di riuscire a fare».

E cosa succede nel 2023 di Lucia Mascino? 
«La cosa bella sarà portare “Smarrimento” a Parigi, mi fa davvero felice e poi lo riporterò di nuovo anche a Roma. A maggio c’è in ballo un film molto sperimentale in cui interpreto una mamma adottiva, poi porterò lo spettacolo con Filippo Timi “Promenade de santé” finalmente a Roma. Questa estate torneremo a girare i Delitti del Barlume e a novembre un nuovo spettacolo teatrale, con la regia di Serena Sinigaglia. Mentre l’8 maggio esce una nuova serie su Rai1 dove interpreto una candidata sindaca, “Vivere non è un gioco da ragazzi”, con Claudio Bisio».

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