Ad Halloween il Mamamia inaugura
la stagione invernale con Viito

Ad Halloween il Mamamia inaugura la stagione invernale con Viito
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Martedì 30 Ottobre 2018, 12:01
SENIGALLIA - Finalmente ci siamo, parte la stagione invernale del Mamamia! E il taglio del nastro sarà la notte più terrificante dell’anno. Mercoledì 31 ottobre IlMamamia di Senigallia, come di consueto, regalerà ai suoi fan un party indimenticabile ma non sarà la solita festa da “dolcetto o scherzetto”, bensì un evento da urlo con un (anzi due) super ospite d’eccezione: Viito.

Il duo romano arriva a Senigallia in esclusiva assoluta e sarà la data zero del loro tour, altro motivo di orgoglio per il club più underground del centro Italia che mette un altro tassello alla sua eterna lista di artisti che si sono esibiti negli anni.

Difficile dare una collocazione a Viito nel panorama musicale italiano. C’è chi li definisce semplicemente pop, chi indie, chi indie-pop. I Viito sono appunto Giuseppe e Vito, dure ragazzi romani di adozione, coinquilini fuori sede. Nella loro convivenza da studenti hanno scritto diverse canzoni, fino a venire messi sotto contratto da Sugar, che ha pubblicato il primo singolo "Bella come Roma" lo scorso 19 gennaio.

La band ritorna con una seconda canzone, "Industria porno", un brano che fotografa una scena di amore puro. Giovani che si incontrano e si scoprono lontani dai cliché dei nostri giorni, quelli di generazione stordita dai social network e non più capace di vivere il sesso in modo romantico. Giovani che vogliono superare i loro limiti ("non mi piace questa età: Instagram e Lexotan"), senza guardare con nostalgia al passato ("tuo padre fissa un televisore, io su YouTube metto musica"). È un augurio che diventa uno slogan: "Se facciamo l'amore l'industria porno muore".
Il 7 settembre scorso è finalmente uscito "Troppoforte", album d’esordio dei Viito. Disco che arriva dopo i successi dei singoli "Bella come Roma", "Industria Porno", "Una festa", "Compro oro" e dopo il tour Estivo fra i festival italiani. Il disco, prodotto da Marta Venturini (già dietro al suono di "Mainstream" di Calcutta), contiene dieci pezzi con i quali i Viito provano a raccontare la loro generazione, andando oltre i luoghi comuni dell'indie pop e del cantautorato romano 3.0.
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