Papa Francesco: «In seminario ebbi una piccola sbandata: rimasi abbagliato da una ragazza e non riuscii più a pregare»

di Franca Giansoldati
Giovedì 14 Marzo 2024, 19:42 | 1 Minuto di Lettura

L'Europa

Gli undici anni di pontificato vengono analizzati attraverso i passaggi dominanti a cominciare dall'elezione avvenuta nel 2013. Il rapporto che ha saputo instaurare con l'altro Papa, Ratzinger, mentre viveva sul colle vaticano nel monastero, i viaggi nel mondo, le guerre che lo tormentano, la battaglia per salvare il pianeta, il rapporto con le donne e con le altre religioni. Non mancano alcuni passi sull'Europa. Uno in particolare sottolinea il difficiile rapporto con Viktor Orban

Nell’Unione europea «ogni popolo porta le sue ricchezze, la sua cultura, la sua filosofia e deve poterle mantenere, armonizzandosi nelle differenze. Ne ho parlato proprio a Budapest perché spero che quelle parole siano ascoltate sia dal primo ministro ungherese Viktor Orbán, perché capisca che c’è sempre tanto bisogno di unità, sia da Bruxelles — che sembra voler uniformare tutto — perché rispetti la singolarità ungherese». Il Papa nel libro si esprime più volte in difesa della pace, del lavoro, contro i mercanti di armi e gli eccessi della finanza. Lancia poi un appello a tutela del creato — «il tempo sta per scadere, non ci rimane molto per salvare il pianeta» —, invitando i giovani a «fare rumore», senza ricorrere a violenze e senza «deturpare le opere d’arte».

© RIPRODUZIONE RISERVATA