Evira il fidanzato durante un rapporto e lo accusa di violenza: smentita dalle telecamere di sicurezza, rischia 10 anni

di Redazione web
Sabato 16 Settembre 2023, 14:30 | 2 Minuti di Lettura

L'evirazione

Secondo la Procura, in quel momento lei «si è avvicinata a lui, lo ha abbracciato da dietro e ha cominciato a baciarlo sul collo, insistendo affinché avessero rapporti sessuali» ma l'uomo ha rifiutato. Nonostante ciò, l'imputato gli ha chiesto semplicemente di abbassarsi i pantaloni «per fargli una fellatio», dicendogli «Siediti e basta».

Tuttavia, mentre l'uomo «era sdraiato sul divano, l'imputata gli ha messo un panno sugli occhi e gli ha detto di non toglierlo perché si vergognava e non voleva che lui la guardasse». Dopo avergli praticato una fellatio per tre o quattro minuti, «Con l'intenzione di ledere la sua integrità fisica, approfittando del fatto che non poteva vedere nulla, ha preso un coltello e gli ha tagliato il pene, che ha cominciato a sanguinare copiosamente».

A seguito dell'aggressione, la vittima «ha subito un'amputazione completa del pene, per scopi fisici e funzionali, a circa 2 centimetri dalla base». Hanno dovuto ricostruirlo in ospedale ma riporta numerose conseguenze come la difficoltà ad urinare. È stato ricoverato in un centro sanitario per quasi 40 giorni e ne sono serviti più di 150 per riprendersi.

La condanna

Insieme alla pena detentiva, la Procura chiede che la donna non possa avvicinarsi o comunicare con la vittima per più di 10 anni e che paghi un risarcimento di oltre 200.000 euro tra le conseguenze, il danno morale e fisico e la perdita di reddito per non aver potuto lavorare nei giorni in cui è stato in ospedale.

Nel processo si sentiranno le ragioni per cui la donna ha evirato il suo capo e compagno, con il quale aveva avuto una relazione sentimentale per quattro anni fino a quando non ha deciso di troncare sul nascere ogni legame, sia emotivo che fisico.

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