Venti milioni di euro dalla Regione Lazio per permettere alle piccole e alle medie imprese di dotarsi di nuovi impianti per contrastare il caro-bolletta. Fondi per finanziare prestiti a tasso zero e da restituire anche in dieci anni, per acquistare e montare pannelli fotovoltaici, pompe di calore e caldaie a basso consumo come quelle a condensazione.
Entro novembre la giunta Zingaretti lancerà un bando aperto quindi a bar, ristoranti, laboratori artigianali, opifici e piccoli stabilimenti industriali, che in questi ultimi mesi hanno denunciato un aumento della spesa dell’energia anche del 100 per cento.
PROGRAMMAZIONE
Le risorse per questa misura verranno recuperati dal pacchetto di 80 milioni di euro, che nelle scorse settimane ha annunciato il governatore Nicola Zingaretti, sfruttando i primi fondi della programmazione comunitaria 2021-2027, che supera complessivamente i 16 miliardi di euro. Nei prossimi giorni sarà scelto anche il soggetto bancario, che avrà il compito di erogare i prestiti alle Pmi. Nei prossimi mesi via Cristoforo Colombo punta ad aumentare il platfond delle risorse destinate alle piccole e medie imprese. Ma il fondo per i prestiti agevolati è soltanto uno degli interventi che la Regione sta predisponendo contro il caro energia: si lavora a un piano più complessivo per intervenire con misure a sostegno dell’occupazione, dell’efficienza energetica, delle famiglie più bisognose e contro la cosiddetta povertà energetica. Non a caso Zingaretti spiega: «Questa è una prima, ma fondamentale misura che la Regione sta mettendo in piedi per offrire un aiuto concreto e immediato alle micro, piccole e medie imprese per sostenere investimenti sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica». Aggiunge il suo vicepresidente Daniele Leodori: «Non si possono utilizzare le risorse della programmazione per i ristori e parliamo di tematiche che esulano dalle competenze regionali, ma in ogni caso metteremo a disposizione delle misure per alleggerire le bollette per famiglie e imprese». Gli fa eco l’assessore allo Sviluppo, Paolo Orneli: «Dobbiamo anche incentivare una produzione più a basso impatto e accompagnare le imprese a rinnovare i loro impianti».
Guardando agli altri interventi allo studio, si punta per esempio a rinnovare per il 2023 il bonus energetico da 300 euro già concesso nei mesi scorsi o allo stanziamento di risorse per i soggetti meno abbienti, che vogliono installare pannelli fotovoltaici. In quest’ottica non vanno dimenticati lo stanziamento di 100 milioni per la costruzione di impianti per il trattamento dei rifiuti (che come nel caso del futuro vetrificatore di Colleferro devono occuparsi di recupero di materia) e altri 70 milioni di euro messi in campo per la reindustrializzazione, che vedono una tranche di 20 milioni per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di green economy e di economia circolare, necessari per il risparmio energetico. Sempre la Regione nei giorni scorsi ha aperto un tavolo con imprese e sindacati, che chiedono sconti anche sul fronte delle addizionali Irpef.