Una gang di ventenni romani aveva preso di mira due ragazzi, un giardiniere ventunenne dello Sri Lanka e un giovane pugile della Romania: li hanno avvicinati in zona Casal Palocco con delle trappole per poi picchiarli con calci, pugni e in un caso con una spranga di ferro. E ancora, hanno cercato di rubare loro una catenina d'oro dal valore di 600 euro, televisori e cellulari che avevano in casa. Li hanno portati a prelevare contanti alle Poste per tentare di impossessarsi anche dei soldi che avevano sul conto corrente. Li avrebbero anche sequestrati in auto, sempre con l'obiettivo di insultarli e pestarli. Forse per una semplice vendetta, per il colore della pelle o per puro divertimento.
Gang di Casal Palocco, c'è anche una donna
I fatti risalgono a luglio 2020. I sei ragazzi, tutti tra i venti e i venticinque anni, cinque uomini e una donna, erano stati arrestati a giugno scorso e il giudice aveva disposto per il branco la custodia cautelare in carcere. Sono accusati di estorsione, rapina, lesioni personali aggravate, minaccia, sequestro di persona e percosse. Il pubblico ministero Antonino Di Maio ha chiesto per tutti gli imputati il giudizio immediato, che li catapulterebbe a processo saltando la fase dell'udienza preliminare.
Roma, choc alla fermata del bus, studente picchiato dai bulli
LA VIOLENZA
Una valanga di insulti, anche razzisti.
Torino, baby gang prende in ostaggio portiere di notte e rapina l'hotel: preso 20enne e 3 minorenni
Il branco ha dato appuntamento su Instagram allo srilankese, l'11 luglio, in piena notte, al bar Cristal a Casal Palocco, con la scusa di chiarire la situazione. Ma una volta arrivato, il ragazzo è stato picchiato. Calci, pugni, schiaffi. Dopo le percosse, sempre con violenza, la vittima è stata fatta salire su una Fiat Panda ed è stata costretta a dire dove si trovava l'amico: «Se non ci porti dal tuo amico ti ammazziamo», lo terrorizzavano sei ragazzi della gang di Casal Palocco. L'appuntamento chiarificatore è toccato quindi anche alla seconda vittima. Appena il giovane si è presentato nel luogo d'incontro è stato accerchiato ed è stato colpito anche lui con calci, pugni e schiaffi. Gli è stata anche strappata dal collo una collanina d'oro dal valore di 600 euro. Poi, lo straniero è stato obbligato a salire in auto ed è stato picchiato non solo con calci e pugni, ma anche con una spranga di ferro.
Il giovane rumeno è stato minacciato e obbligato a portare il branco nel suo appartamento, dove gli imputati - si legge negli atti - si sono impossessati di «un televisore a Led 50 marca Panasonic, un impianto stereo marca LG e un telefono cellulare marca Huawei». Sempre con minacce, la vittima è stata costretta «a recarsi insieme a loro presso l'Ufficio Postale di Dragona per eseguire un prelievo - prosegue il capo d'imputazione - per consumare un prelievo e consegnare loro la relativa somma». Il colpo, però, non è andato a buon fine perché sul conto non c'era abbastanza denaro. Le vittime hanno riportato traumi toracici da percosse e da pugni giudicate guaribili, rispettivamente, in uno e dieci giorni.