Sassaiole tra bande rivali. Ragazzini si affrontano a colpi di pietra in piazza. E adesso scatta la stretta contro i baby bulli

Sassaiola in piazza Cavour, commercianti e residenti esasperati: adesso scatta la stretta contro i baby bulli
Sassaiola in piazza Cavour, commercianti e residenti esasperati: adesso scatta la stretta contro i baby bulli
di Stefano Rispoli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Settembre 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 10:13

ANCONA - I bulli fanno parlare di sé, un giorno sì e l’altro pure. L’ultimo episodio? Una sassaiola in piazza Cavour. È successo anche martedì pomeriggio. I ragazzini terribili di divertono così: si lanciano pietre, vince chi riesce a schivarne di più. Poi è un attimo che la situazione degeneri, tra liti, spintoni e risse, perché magari qualcuno si ferisce o nel “gioco” finiscono inevitabilmente i passanti, raggiunti dai sassi. Ormai piazza Cavour è diventata terra di conquista dei baby bulli. 

Il titolare del pub chiede il Green pass: la chat Telegram scatena una tempesta di pessime (e fasulle) recensioni dei no vax

I controlli 

Ma l’asticella dei controlli si è alzata nelle ultime settimane. Il Comune, con il vicesindaco Pierpaolo Sediari, ha annunciato che verranno schierati i vigili contro i bulli. Carabinieri e polizia hanno eseguito numerosi blitz e appostamenti, anche con pattuglie in borghese, per cogliere sul fatto gli scalmanati che si riversano su corso Garibaldi e in piazza Roma, seminando danni e paura. Le indagini sono in corso, decine i giovani identificati. Il motto è: tolleranza zero. «Tanto non potete farci niente, siamo minorenni», replicano con aria di sfida anche alle forze dell’ordine, ben consapevoli del loro status. Sono più o meno le stesse risposte che danno ai commercianti del centro quando osano rimproverarli. Il coltello dalla parte del manico sembrano avercelo loro, i bulletti, ragazzini tra i 14 e i 16 anni, molti dei quali si esprimono in slang anconetano benché siano chiaramente d’origine straniera. Italiani di seconda generazione, come va di moda dire. Giovani cresciuti con il mito della violenza, della scorciatoia, del tutto e subito. 
I raid
La speranza è che la stretta dei controlli attuata dalle forze di polizia sia sufficiente per placarli.

Certo è che ogni giorno i commercianti del centro stanno con il fiato sospeso. Temono che prima o poi i baby vandali tornino ad alzare la cresta, com’è successo nei giorni scorsi quando hanno preso a sassate - sempre in piazza Cavour - due autobus, attaccando briga con un autista che era sceso per rimproverarli. Uno l’hanno pure spintonato, dopo avergli strappato dalle mani lo smartphone, pensando che li stesse registrando. Il giro è sempre lo stesso: entrano a gruppi nelle catene d’abbigliamento, si mettono a correre tra gli scaffali, gettano a terra i vestiti, insultano le commesse. Qualcuno è arrivato ad orinare nei camerini. Hanno lanciato sassi contro le vetrine dei negozi, nel pieno dello struscio, e pure addosso ad un barista di piazza Roma che li aveva allontanati perché si erano seduti in venti attorno a un tavolo. Hanno distrutto i cartelloni con le istruzioni anti-Covid. Uno di loro, a soli 14 anni, ha preso a pugni una ragazzina di 16 sul Corso, rivolgendole insulti omofobi. L’episodio più grave, sotto i portici di piazza Cavour, dove la scorsa settimana due giovani di colore hanno rapinato tre 15enni davanti a un Kebab, in pieno giorno. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA