ANCONA - I bulli fanno parlare di sé, un giorno sì e l’altro pure. L’ultimo episodio? Una sassaiola in piazza Cavour. È successo anche martedì pomeriggio. I ragazzini terribili di divertono così: si lanciano pietre, vince chi riesce a schivarne di più. Poi è un attimo che la situazione degeneri, tra liti, spintoni e risse, perché magari qualcuno si ferisce o nel “gioco” finiscono inevitabilmente i passanti, raggiunti dai sassi. Ormai piazza Cavour è diventata terra di conquista dei baby bulli.
I controlli
Ma l’asticella dei controlli si è alzata nelle ultime settimane. Il Comune, con il vicesindaco Pierpaolo Sediari, ha annunciato che verranno schierati i vigili contro i bulli. Carabinieri e polizia hanno eseguito numerosi blitz e appostamenti, anche con pattuglie in borghese, per cogliere sul fatto gli scalmanati che si riversano su corso Garibaldi e in piazza Roma, seminando danni e paura. Le indagini sono in corso, decine i giovani identificati. Il motto è: tolleranza zero. «Tanto non potete farci niente, siamo minorenni», replicano con aria di sfida anche alle forze dell’ordine, ben consapevoli del loro status. Sono più o meno le stesse risposte che danno ai commercianti del centro quando osano rimproverarli. Il coltello dalla parte del manico sembrano avercelo loro, i bulletti, ragazzini tra i 14 e i 16 anni, molti dei quali si esprimono in slang anconetano benché siano chiaramente d’origine straniera. Italiani di seconda generazione, come va di moda dire. Giovani cresciuti con il mito della violenza, della scorciatoia, del tutto e subito.
I raid
La speranza è che la stretta dei controlli attuata dalle forze di polizia sia sufficiente per placarli.