FANO - Salsa di pomodoro utilizzata per imbrattare l’ingresso di un garage condominiale in via Della Valle ma anche gocce di colore rosso scuro dal tipico aspetto del sangue stillato da una ferita lacero contusa sui cubetti di porfido di via De’ Borgogelli all’altezza di piazza Marcolini.
Gli atti di teppismo
Chi nella notte tra sabato e domenica scorsi ha eletto gli scalini che da via Nolfi girano in via Della Valle come bivacco per scolare le bottiglie di birra e superalcolici prese al supermercato, aveva portato con sé anche una confezione di passata Mutti buona per praticare dispetti contro i residenti che protestano contro gli schiamazzi notturni e i disordini in quella zona calda del centro storico prossima al Caffè dello Sport. Infatti, a fine nottata tra le bottiglie vuote c’era anche quella della passata di pomodoro, usata verosimilmente anche sui motorini e le bici di cui domenica mattina era stato lamentato dai residenti l’imbrattamento.
Le tracce ematiche
Ma le tracce a ridosso del parcheggio di piazza Marcolini, accompagnate dai fazzolettini intrisi di una sostanza rossa rinvenuti lungo via De’ Borgogelli, erano l’indizio più convincente che i ragazzi quella notte non si fossero dedicati solo alle bevute alcoliche e agli atti di teppismo. Questo, perlomeno, era anche il giudizio, alla vista della fotografia, di un medico specializzato nell’emergenza urgenza. Poi è arrivata la pioggia e ha ripulito tutto, salvo il fazzoletto che si è macchiato interamente di rosso.
Comunque, dagli accertamenti svolti dalla polizia locale, in collaborazione con i carabinieri e la polizia di Stato, ieri è emerso che non ci sarebbero state violenze nella notte incriminata.
Le telecamere non registrano risse
Ma le telecamere del Pincio e anche quelle di via Nolfi non hanno rilevato risse o scazzottature. Soprattutto non sono ritenute di sangue le macchie rosse sulla maglietta bianca abbandonata sul marciapiede di via De' Borgogelli, vicino alla quale domenica mattina era stato affisso da un residente un allarmato foglio di protesta. «Accoltellamenti e sangue - si leggeva -. La paura di uscire di casa. Questo è Fano! Questa è via dei Borgogelli».
Quella maglietta e quel foglio fino alle 9 di lunedì erano rimasti nello stesso posto, davanti all'ingresso degli uffici della Confederazione Italiana Agricoltori, parzialmente coperti a quell'ora del mattino da un cartone e da una bicicletta. Sono stati rimossi solamente nelle ore successive.
L'assessora: «Ma il problema esiste»
«Le verifiche compiute - afferma l’assessora alla polizia locale Sara Cucchiarini - escludono che la maglietta fosse sporca di sangue e anche che siano avvenuti scontri nell’area del centro, però il problema della sicurezza nella zona esiste».
Nessuno al pronto soccorso
In effetti, quella notte nessun residente aveva segnalato di aver sentito grida o rumori e non risulta che al pronto soccorso si fosse presentato qualcuno per farsi medicare ferite causate da scontri fisici. Resta da capire l’origine della maglietta imbrattata di rosso, per la quale ora si affaccia anche l’ipotesi dello scherzo o della massinscena.