Perseguitava e picchiava l'ex moglie: arrestato. Scattano altri due codici rossi

L'ex moglie perseguitata e picchiata
L'ex moglie perseguitata e picchiata
di Osvaldo Scatassi
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Venerdì 4 Dicembre 2020, 07:40

FANO - Uomini che maltrattano le donne, che non si rassegnano di averle perdute, che le assillano e che a volte arrivano a picchiarle. Secondo la polizia è il caso di un fanese sulla cinquantina che non accettava la fine del matrimonio. È stato arrestato dal personale del commissariato per atti persecutori e lesioni ai danni dell’ex consorte, di qualche anno più giovane.

Altri due uomini, anche loro fanesi, sono stati invece denunciati. L’autorità giudiziaria ha disposto nei loro confronti una misura cautelare: il divieto di avvicinamento alle donne che avevano preso di mira.

Accertamenti dall’estate
Si tratta di indagini iniziate tra la fine dell’estate e gli inizi dell’autunno, coordinate dal vicequestore Stefano Seretti, che hanno prodotto i primi effetti proprio in questi ultimi giorni. Nei tre casi in questione è stato attivato il cosiddetto codice rosso, una corsia veloce e preferenziale prevista dalla legge 69 del 2019 per la tutela di donne che subiscano violenze, atti persecutori e maltrattamenti.

L’indagine della polizia sull’episodio ritenuto più grave, che ha portato a un arresto, ha evidenziato un quadro di minacce continue, insulti e lesioni gravi dopo la fine del matrimonio. La moglie fanese del cinquantenne ha cambiato regione, per rifugiarsi a casa di amici, ma è stata rintracciata e raggiunta dall’ex marito. A quel punto la polizia ha portato l’uomo al carcere di Villa Fastiggi, come disposto dal provvedimento del Tribunale.

Perseguitata l'ex nuora
Nel secondo caso, invece, la denuncia per atti persecutori è stata emessa nei confronti di un sessantenne residente a Fano, suocero deluso che non riusciva a capacitarsi della separazione tra il figlio e la sua ex moglie. E allora sarebbero fioccate telefonate alla nuora di un tempo, accompagnate da messaggi offensivi e di carattere minatorio. Gli agenti del commissariato ritengono che, al culmine del suo rancore, il sessantenne abbia dato fuoco all’automobile del nuovo compagno della donna.

Divieto di avvicinamento per il suocero inconsolabile e anche per un settantenne fanese denunciato a casa delle reiterate molestie e minacce nei confronti della figlia minorenne e della madre, che sarebbero state pedinate e controllate con appostamenti.

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