Urbino sempre più isolata, corse dei bus soppresse nei festivi: «Una scelta assurda, ripensateci»

Bus, corse soppresse nei festivi: «Una scelta assurda, ripensateci»
Bus, corse soppresse nei festivi: «Una scelta assurda, ripensateci»
di Eugenio Gulini
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Martedì 28 Novembre 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 16:32

URBINO Durissime Cisl e Confesercenti Pesaro Urbino sulla cancellazione del servizio trasporto pubblico locale di Adriabus nelle giornate di festività del 25 e 26 dicembre, del 1° e 6 gennaio, e nelle domeniche del 24 e 31 dicembre. «Se queste sono le premesse per un 2024 che deve vedere Pesaro e il territorio provinciale nella vetrina di Capitale della Cultura Italiana, stiamo veramente partendo con il piede sbagliato – sostiene il responsabile Cisl Pesaro Urbino Maurizio Andreolini - Butteremo all’aria una opportunità unica». 

 
Servizio essenziale


Il Trasporto pubblico locale, così come il trasporto scolastico, è un servizio essenziale per lo sviluppo del territorio. «Questo territorio – insiste Andreolini - deve sentire il Tpl come un servizio essenziale e deve avere la capacità di ripensarlo nelle tratte per adeguarlo ai nuovi bisogni di lavoratori, studenti, cittadini e per lo sviluppo turistico.

Fondamentale per raggiungere questo obbiettivo, è il contributo propositivo che devono esercitare le Amministrazioni comunali in raccordo con le Aziende e le organizzazioni sindacali Ci piacerebbe sapere – continua Andreolini - se Ricci, Seri, Gambini e l’assessore regionale Brandoni hanno condiviso questa scelta oppure è solo frutto della decisione della dirigenza di Adriabus. Auspichiamo – conclude il responsabile Cisl - un ripensamento su questa decisione». 

Perché si prendono queste decisioni?


Molto critica anche Confesercenti: «È una decisione inammissibile – sostiene il direttore provinciale Alessandro Ligurgo - che penalizza tutti. In vista di Pesaro 2024 che coinvolge l’intera provincia in un lavoro di promozione e di accoglienza, diamo un’immagine del tutto inappropriata. Come può il turista essere invogliato a venire, o a tornare, su un territorio che non garantisce i collegamenti proprio sotto le festività? Comprendiamo la difficoltà di Adriabus – prosegue Ligurgo - di reperire il personale in prossimità di Natale e Capodanno ma non è questo che ci aspettiamo da un servizio pubblico. A chi giova questa sospensione?». 
«Un altro aspetto - dichiara l’albergatore Giulio Lonzi – è il fatto che la politica ha sempre sbagliato sin da quando ci tagliarono la ferrovia, anch’essa servizio essenziale e per il quale avremmo dovuto ricevere indennizzi importanti che invece non abbiamo mai riscosso». 


«Ormai da mesi – chiariscono il presidente Lara Ottaviani e il direttore generale Massimo Benedetti di Adriabus - stiamo presentando la complicata situazione in cui l’azienda si trova ad operare per mantenere un servizio sempre puntuale ed efficiente a fronte di una costante carenza di autisti: questa situazione di emergenza deriva dai numerosi pensionamenti che sono stati affrontati e dalla mancanza di nuovi operatori di esercizio. Al momento abbiamo una carenza di circa 20 unità. La decisione di sospendere le corse è derivata esclusivamente da questa emergenza. Tuttavia, l’azienda ha già preventivato che, in caso di reperimento di ulteriori risorse, si possa revocare la sospensione dei servizi, a partire dalle domeniche, giorni in cui si ipotizza un’affluenza maggiore. Il nostro sforzo sarà massimo». 

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