FANO - Terremoto, danni per 25-30 milioni di euro a Fano. È questo il conto, salatissimo, della scossa che ha fatto tremare con magnitudo 5.7 la costa nord delle Marche. Questa prima stima è a cura del Comune di Fano dopo gli interventi e i danni registrati in città. Il sindaco Massimo Seri è in contatto con gli altri sindaci della costa nord delle Marche per chiedere alla Regione Marche lo stato di calamità e l'assegnazione di fondi straordinari: il centrodestra, in Regione, ha chiesto il rinvio della mozione dem.
Gli interventi nelle scuole
Gli assessori all'Istruzione Samuele Mascarin e ai Lavori Pubblici Barbara Brunori hanno parlato di interventi effettuati per una serie di criticità di lieve entità, cioè distacco di intonaci e ripristini, nelle scuole dell'infanzia statali «Scatola magica», «Albero azzurro» e «Collodi», nelle scuole primarie «Tombari», «Rodari» e «Luigi Rossi» (quest'ultima ha ancora un'aula chiusa per lavori), nelle scuole medie «Nuti» e «Padalino» nonché nella sede centrale del Comune e nei cimiteri Centrale, Sant'Andrea in Villis e Carignano.
Monumenti, chiese e ospedali
Per il patrimonio monumentale, invece, un distacco di pregevoli stucchi si è verificato nella ex chiesa di San Francesco, priva del tetto dal terremoto del 1930, e un paio di fessure si sono aperte nella fortificazione della Rocca Malatestiana, in una parte che non è mai stata aperta al pubblico.
Il vicesindaco Cristian Fanesi ha confermato la decina di richieste di sopralluoghi da parte di privati che hanno originato ordinanze di sgombero, causa inagibilità, per 8 famiglie fanesi che hanno provveduto autonomamente ad una temporanea sistemazione da parenti, e che hanno interessato anche il Padiglione D dell'ospedale Santa Croce di Fano e la chiesa di Roncosambaccio che ha subito un crollo parziale del tetto.
Il bilancio regionale
Salgono a 51 le inagibilità, tra edifici e locali, accertate dai vigili del fuoco nelle Marche: la maggior parte sono localizzate ad Ancona.