«Non è un problema di soldi come è stato scritto, ma di utilizzo di procedure chiamate di somma urgenza che possono essere utilizzate quando le procedure ordinarie non permettono di risolvere il problema. Gli enti pubblici sono tenuti a seguire procedimenti ben precisi». Ogni tentativo di soluzione alternativa è andato a vuoto. Aggiunge il sindaco: «Fin da subito l’amministrazione comunale, con l’assessore alla pubblica istruzione Ortensia Sbrozzi, ha cercato con la dirigenza scolastica di trovare una soluzione, come quella di poter fare educazione fisica nella palestra presso l’istituto a Montepalazzino. Purtroppo la proposta non è percorribile in quanto gli attuali orari delle lezioni non permettono lo spostamento delle stesse da un plesso ad un altro».
Il malcontento
A prescindere da tutto ci si trova di fronte ad una questione delicata. Comprensibile che il malcontento abbia preso il sopravvento. Gaia Rossetti dopo aver letto il comunicato del sindaco evidenzia «l’incoerenza quando si parla di una situazione di somma urgenza per una caldaia vecchia di 20 anni». Gli alunni fanno “attività motoria statica” in classe dove peraltro devono adeguarsi anche per mangiare. La speranza è che le prossime ore portino la buona e sperata novella.
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