Pesaro, slitta il maxi appalto per il San Benedetto: rinviata l’assegnazione dei lavori, ancora non c’è la commissione che valuta

Pesaro, slitta il maxi appalto per il San Benedetto: rinviata l’assegnazione dei lavori, ancora non c’è la commissione che valuta
Pesaro, slitta il maxi appalto per il San Benedetto: ​rinviata l’assegnazione dei lavori, ancora non c’è la commissione che valuta
di Miléna Bonaparte
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 12:19

PESARO Salta e viene rinviata la gara d’appalto del Comune per l’affidamento del progetto esecutivo e della realizzazione dei lavori di recupero dell’ex manicomio San Benedetto. Ieri alle 14 sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte nella piattaforma telematica da parte delle ditte o dei raggruppamenti di imprese che si sono fatti avanti. Ma alle 15 nessuno ha aperto le “buste”. Il servizio Opere pubbliche aveva annunciato che la riunione per l’esame del fascicolo pervenuto era posticipata, in quanto non c’è stato il tempo sufficiente per istituire la commissione giudicatrice legata all’appalto integrato a procedura aperta con fondi Pinqua-Pnrr.

Natura tecnica

Un’operazione di restyling e nuovo utilizzo (sono previsti 38 appartamenti di edilizia pubblica e sociale, un ambulatorio per l’Ast e il giardino interno rimesso a nuovo) da 16.448.014 euro finanziati con: le risorse europee per 14.975.173 euro, 1.198.014 euro del Fondo ministeriale per l’avvio di opere indifferibili, legato all’aumento dei costi delle materie prime nei cantieri, e il bilancio comunale per 274.827 euro. «Si comunica - ha scritto martedì il responsabile del progetto, l’architetto Stefano Amadio - che la seduta pubblica per l’apertura delle offerte tecniche prevista per il 1º febbraio è rinviata a data da destinarsi. Verrà diffuso un nuovo avviso online con almeno un giorno d’anticipo». Ma quanto tempo serve per nominare i membri della commissione? Il Comune ha già ricevuto offerte o la gara è andata deserta?

«Non sono in grado di stabilire la durata della procedura, se pochi giorni o un mese - chiarisce l’architetto Maurizio Severini, responsabile del servizio Opere pubbliche -, trattandosi di un intervento del Pnrr è richiesto qualche passaggio in più. Una parte dei tecnici è formata da dipendenti comunali, un’altra invece da professionisti esterni che vanno pagati.

La gara? Manca ancora qualche minuto alle 14 quindi non posso dire se sono arrivate offerte, in ogni caso lo comunicheremo una volta realizzato l’esame».

L’impasse

Un’impasse che si è determinata in quanto il Comune ha dovuto aggiungere altri 25.000 euro per pagare i commissari al di fuori dell’organico. «Essendo indispensabile nominare la commissione di gara per l’appalto integrato di una porzione del complesso San Benedetto - precisa l’architetto Severini -, bisogna prevedere l’impegno di spesa per alcuni componenti, ma queste somme non rientrano nei costi finanziabili con il Pnrr. Si rende quindi necessario aumentare di 25.000 euro la disponibilità, attingendo dalle risorse del capitolo “Straordinaria manutenzione edifici comunali” anno 2024 e di conseguenza è ridotta dello stesso importo la prenotazione per il 2025». L’imprevisto è di poco conto, ma rallenta pur sempre la tempistica di un recupero che deve concludersi, secondo la tabella di marcia europea, entro il 31 marzo 2026. Poco più di due anni che rappresentano un intervallo brevissimo per un’impresa ciclopica, date le dimensioni e il grave stato di degrado della struttura. Senza tenere conto che non si è ancora sciolto il nodo della concomitanza dei lavori che spettano a Regione-Ast. Opere che dovrebbero andare in tandem per non dare vita a “cattedrali nel deserto”, o meglio in mezzo al disfacimento.

La messa in sicurezza

Il rischio di crolli è reale, molti vani dell’edificio sono a cielo aperto, così come tangibili i pericoli per la sicurezza di chi risiede o si trova a passeggiare nella zona. Da qualche giorno il Comune sta lavorando alla messa in sicurezza delle mura attorno all’ingresso monumentale dell’ex ospedale psichiatrico, in via Belvedere, che hanno dato segni d’instabilità.

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