Fermignano, da studente brillante della Normale a brutale aggressore a martellate di Matteo Bastianelli: la parabola di Simone Babbini (separato con due figli)

Fermignano, da studente brillante alla Normale a brutale aggressore
Fermignano, da studente brillante alla Normale a brutale aggressore
di Eugenio Gulini
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 09:21

FERMIGNANO Una mente brillante, uno studente eccellente arrivato a due esami dalla laurea in matematica e Fisica alla Normale di Pisa: cosa sia successo nella mente di Simone Babbini, 43 anni, autore della brutale aggressione a Matteo Bastianelli, è davvero difficile da spiegare. 


L’incredulità


E a Fermignano, teatro della terribile vicenda, sono in tanti a ripetersi che davvero era difficile da prevedere. Babbini, padre di due figli, separato, probabilmente deluso dal suo lavoro di bidello viste le aspettative alle spalle, è stato una ragazzo di quelli considerati di una intelligenza superiore alla media. Ha giocato a calcio per i colori dell’Us Fermignanese dopo la trafila delle giovanili in cui ha sempre mostrato carattere. Anche in campo risultava un giocatore d’inventiva e precisione.  Era il classico atleta un po’ introverso, non faceva gruppo ma coniugava la tecnica del football con la maestria di chi è fortemente portato verso questa disciplina sportiva.

Il suo piede sinistro ricamava, non scalciava. Ma la sua grande passione erano la Matematica e la Fisica. Dopo le scuole superiori, conscio delle sue potenzialità, si era iscritto alla Normale. Ma gli studi, insieme alla famiglia che aveva creato e quindi alla necessità di lavorare, non sono proseguiti come nei suoi programmi. Per lavorare entra nelle graduatorie del personale Ata. Fa il bidello o l’amministrativo scolastico pur di essere autonomo economicamente ma ha sempre quell’idea fissa di potersi laureare perché la Fisica ce l’ha nel cuore e nella testa.

La separazione

Dicono che la separazione dalla compagna e dunque dai figli, lo abbia provato moltissimo tanto provocandogli grande sofferenza. Un tentativo di capire come possa aver compito un atto così brutale nei confronti di un suo coetaneo, come lui padre di due figli, che ha reagito alzando un braccio, in modo istintivo, all’aver sfiorato l’investimento. Eppure per il titolare della Conad di Fermignano, il peggio doveva ancora avvenire, incarnato da Babbini armato di martello. Anche Matteo Bastianelli ha espresso lo stupore per l’aggressione di quello che per lui era uno sconosciuto: «Quando ho saputo che l’arrestato era un fermignanese, Simone Babbini, stentavo a crederci. Non potevamo conoscerci né tanto meno frequentarci perché i nostri trascorsi giovanili, io li ho vissuti a Canavaccio, mentre lui a Fermignano. Non so che dire». A 48 ore dall’invio degli atti da parte di Irene Lilliu, sostituto procuratore del Tribunale di Urbino, il giudice deciderà la convalida o no degli arresti di Simone Babbini. L’udienza di convalida è prevista per domani. Fino a ieri Babbini, accusato di tentato omicidio, fino a ieri, non aveva ancora nominato un avvocato di fiducia. 
 

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