Pesaro, rientrano i primo sfollati ma restano danni per 50 milioni

Pesaro, rientrano i primo sfollati ma restano danni per 50 milioni
Pesaro, rientrano i primo sfollati ma restano danni per 50 milioni
di Letizia Francesconi
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Sabato 19 Novembre 2022, 03:45

PESARO Altro che danni per 20 milioni. Non ha dubbi il sindaco Matteo Ricci: quella cifra, iniziale, è sottostimata rispetto ai conteggi in corso d’opera tra lesioni a edifici pubblici e privati. Alla fine le scosse del 9 novembre e lo sciame sismico che ne è seguito costeranno una cifra che sfiora i 50 milioni solo per il territorio comunale. Una convinzione, quella del primo cittadino, che si intreccia con la rabbia verso la Regione Marche che tentenna sulla dichiarazione dello stato d’emergenza. E dopo il surreale dibattito di giovedì scorso in consiglio regionale ieri mattina Ricci si è piazzato a beneficio di videomessaggio social davanti al condominio di via Del Maino, quello stesso che, mentre i consiglieri regionali si aizzavano gli uni contro gli altri, l’altro pomeriggio veniva fatto sgomberare dai vigili del fuoco. 


Il richiamo


«Acquaroli faccia il presidente della Regione Marche e chieda lo stato d’emergenza per aiutare i Comuni e i cittadini sfollati» l’attacco di Ricci. Per il condominio di via Del Maino è stata emessa ieri l’ordinanza comunale urgente a carico dell’amministrazione condominiale Sedam, perché proceda in somma urgenza a ripristinare le condizioni di sicurezza dello stabile. Nel frattempo Ricci prosegue: «Acquaroli non ascolti quegli irresponsabili fra i suoi consiglieri che discriminano un Comune dall’altro solo per il colore politico. Si chieda al Governo di riconoscere alle Marche e anche alla nostra provincia lo Stato di emergenza. Mi chiedo come faranno le numerose famiglie che giovedì sera hanno lasciato un altro stabile a rientrare se nessuno li aiuta? Quasi quotidianamente da giorni, sommiamo ai danni al patrimonio pubblico fra cui edifici scolastici, musei, biblioteche, e vecchi palazzi, sempre più danni anche in abitazioni private. Lo Stato di emergenza è infatti la precondizione per agganciare aiuti a intervenire e mettere in sicurezza il patrimonio storico e immobiliare lesionato. Ci sono Comuni come Pesaro, Fano e Ancona pesantemente colpiti dalle scosse più forti e dallo sciame sismico, che hanno bisogno di un aiuto. Tutti i cittadini delle Marche hanno gli stessi diritti, e quando c’è una calamità si aiutano i Comuni e i cittadini danneggiati.

Su questo terremoto, la parte danneggiata è soprattutto la costa del nord delle Marche».

Tornare a casa


Intanto ieri pomeriggio sono rientrato nelle proprie abitazioni gli sfollati di via Della Robbia, tra cui Leon Lorenzo Loreti, che oggi con i suoi due figli oggi prosegue ciò che resta della tradizione delle ceramiche pesaresi Molaroni. E con lui, accompagnate dalla Protezione civile, sono rientrate anche le altre famiglie. La ciminiera smontata non è più un pericolo. Un troncone, in accordo fra il Comune e il tecnico Francesco Perugini, incaricato dal privato dei lavori di messa in sicurezza, rimarrà sul posto per mantenere testimonianza di un complesso di archeologia industriale. Via social i ringraziamenti dell’assessore all’Operatività Enzo Belloni: «Un grazie va alla famiglia Costantini, proprietaria della torre, che si è prontamente attivata dopo lo sgombero e alle ditte specializzate che hanno operato come la Mancinelli-Roberti di Colli al Metauro e le imprese pesaresi De Angelis e demolizioni-scavi Montagna». Un lavoro a tempo record quello per la storica ciminiera lesionata. Non c’è purtroppo invece una data certa di rientro, anticipa Belloni, per le famiglie sgomberate giovedì dal condominio di via Del Maino. Lesioni diffuse su tutto il complesso. Spetterà allo studio del geometra Amedeo Masetti, amministratore condominiale Sedam a stabilire l’esatta entità dei danni e affidare gli interventi di ripristino. 

Tempi incerti

«Serve una perizia che dovrà essere l’amministratore condominiale ad elaborare – conferma l’assessore Belloni – una volta consegnata dovrà essere validata da un nostro tecnico comunale, ma attendiamo che sia formalizzato l’incarico. Per il momento le famiglie che hanno necessità vengono ospitate alla strutture delle suore del Sacro Cuore». Il condominio di via Del Maino presenta diverse fessurazioni conseguenza delle forti scosse, sui pilastri principali, proprio all’ingresso e la perdita del copriferro. Stessa situazione evidenziata dai vigili del fuoco anche su una trave esterna all’edificio.

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