L'ospedale non è più "No Covid": aperto un reparto con 12 posti letto per i positivi

L'ospedale di Urbino
L'ospedale di Urbino
di Gianluca Murgia
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 08:57

URBINO - Un reparto per i degenti Covid 19 è stato aperto all’interno dell’ospedale di Urbino. È la prima volta dall’inizio della pandemia. Quello che era sempre stato l’ospedale no Covid dell’entroterra, complice il crescendo di contagi registrati, avrà 12 posti letto riservati ai contagiati che avranno bisogno di essere ricoverati. L’area è stato attivata ieri e resterà in funzione almeno fino al 10 gennaio. Così è stato deciso durante l’ultima riunione successiva alla cabina di regia regionale. 

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A pieno ritmo
Non si è trattato di un cambio di campo facile: la Chirurgia ducale, che fino a ieri ha lavorato a pieno ritmo garantendo 3 giornate di interventi a settimana, dovrà ridurre del 50% la propria attività.

In pratica effettuerà solo le emergenze-urgenze mentre tutte le operazioni programmate saranno rimandate.

Risulta ridotta anche l’attività di Oculistica. Fa eccezione Ortopedia che, vista la grande mole di lavoro, continuerà per il momento le attività a massimo regime. Contestualmente sono state bloccate le ferie di tutto il personale sanitario che lavora all’interno del Santa Maria della Misericordia: invece di assumere, come spesso avviene, si preferisce far lavorare di più chi è già contrattualizzato.

Insomma, una decisione probabilmente sofferta quanto ponderata o forse inevitabile ma che arreca disagi certi ad alcuni pazienti in attesa di operazioni (ad esempio i malati oncologici) e ulteriore stress ad un personale sanitario che da due anni, tranne le due finestre estive, vive in trincea a stretto contatto con il virus.

L’ospedale di Urbino, con la precedente giunta regionale era sempre rimasta struttura no Covid, risultando normativamente finalizzata a garantire le risposte di cura ai bisogni sanitari dei pazienti negativi non procrastinabili: questo, nonostante nelle precedenti ondate i contagi registrati (sia tra il personale che tra i degenti, come accaduto un anno fa esatto in Rianimazione e Cardiologia) non siano stati pochi e l’affluenza di positivi dal pronto soccorso o tramite 118 da varie aree della provincia abbia richiesto la creazione di aree filtro e stanze ricavate in Medicina per pazienti positivi o sospetti.

Boccata d’ossigeno
Per le festività, adesso, l’ospedale ducale garantirà una boccata d’ossigeno alle altre strutture ospedaliere della provincia ma, nonostante le recenti parole dell’assessore regionale Saltamartini (“Il Covid Hospital di Civitanova, per il momento, non si apre”) in molti, tra utenti e personale sanitario, si sono chiesti perché non vi si sia fatto ancora ricorso.

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