Calano i ricoveri Covid ma resta alta la pressione su Galantara. Magnoni: «Riapriamo psichiatria tra 20 giorni»

L'ingresso dell'ospedale di Muraglia dove si trova il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura
L'ingresso dell'ospedale di Muraglia dove si trova il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura
di Lorenzo Furlani
4 Minuti di Lettura
Sabato 26 Febbraio 2022, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 09:35

PESARO - Cala in maniera significativa la curva dei contagi e anche quella dei ricoveri della pandemia e si alleggerisce il carico dei malati Covid sulle strutture di degenza della provincia di Pesaro Urbino. Ma resta alta la pressione sull’Area Vasta 1 in particolare per l’utilizzo della Rsa di Galantara per trattare i soggetti positivi provenienti dalle case di riposo o i pazienti che necessitano di una degenza post ospedaliera.

L’allargamento a dicembre della disponibilità da 50 a 70 posti letto aveva comportato il sacrificio del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Pesaro, sospeso per reperire il personale infermieristico e socio sanitario necessario.

Con una conseguente compressione dei bisogni di salute dei soggetti più fragili (dei 14 posti letto venuti a mancare a Pesaro ne erano stati recuperati solamente 4 tra Urbino e Fano) mentre proprio il disagio psicologico è uno degli effetti indotti dalla pandemia.

Le parole di Saltamartini
Rispondendo a un’interrogazione della capogruppo del M5s Marta Ruggeri, dieci giorni fa in consiglio regionale l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini aveva dichiarato che appena il fenomeno Covid fosse scemato sarebbe stata alleggerita come prima struttura proprio la Rsa di Galantara, in considerazione della priorità sanitaria assegnata alle patologie psichiatriche per le ripercussioni sociali e familiari.

In realtà, rispetto al picco dei ricoveri registrato nelle strutture extra ospedaliere lo scorso 7 febbraio (dopo il picco dei contagi del 24 gennaio e quello dei ricoveri ospedalieri del primo febbraio), secondo i bollettini quotidiani del servizio sanità regionale, l’occupazione dei posti letto post acuzie è già calata quasi del 30% (da 245 posti letto ai 173 di ieri) ma Galantara continua a essere sfruttata quasi per la massima capacità di ricoveri. Infatti, ieri aveva 66 degenti con un aumento di 5 pazienti rispetto al giorno precedente (nel frattempo è stato liberato il presidio del Santo Stefano di Macerata Feltria).

Il 20% da fuori provincia
«Compatibilmente con lo smistamento dei pazienti operato dalla centrale organizzativa di Macerata Marche - afferma il direttore dell’Area vasta 1, Romeo Magnoni - stiamo riducendo anche l’occupazione di Galantara, in cui attualmente circa il 20% dei ricoverati proviene da fuori provincia. Abbiamo posto all’Asur la priorità di tornare a 50 posti letto per liberare gli infermieri e gli operatori socio sanitari che ci servono per l’Spdc di Muraglia. La prossima settimana bloccheremo gli ingressi a Galantara, quindi si tratterà di dimettere i pazienti presenti. Possiamo prevedere la riapertura del servizio psichiatrico di diagnosi e cura tra il 15 e il 20 marzo prossimi».

In occasione dell’interrogazione in Regione, Marta Ruggeri aveva lamentato il carattere evasivo della risposta di Saltamartini, che non aveva comunicato la data della riapertura «proprio quando la pandemia crea ulteriori motivi di sofferenza». Ruggeri aveva anche sottolineato l’assenza di risposta al perché non si fosse attinto personale infermieristico e socio sanitario dalle graduatorie disponibili, invece di sospendere un servizio così sensibile.

Il calo più che proporzionale
Complessivamente il carico Covid sulla provincia di Pesaro Urbino è diminuito nelle ultime settimane più che proporzionalmente rispetto al calo dei ricoveri totali nella regione. All'ospedale San Salvatore dell'azienda Marche Nord ieri risultavano presenti solamente 38 malati Covid, il 15% del totale delle Marche rispetto al 29% registrato il giorno del picco. Inoltre, a gennaio (in particolare l’11), quando le strutture della provincia sopportavano il 43% del carico Covid della regione, a Marche Nord c’era il 33% dei degenti ospedalieri. L’assessore Saltamartini ha rispettato l’impegno assunto per un riequilibrio territoriale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA