Pesaro, Villa Marina impacchetta il degrado mentre l’Inps prepara la nuova asta

Pesaro, Villa Marina impacchetta il degrado mentre l’Inps prepara la nuova asta
Pesaro, Villa Marina impacchetta il degrado mentre l’Inps prepara la nuova asta
di Miléna Bonaparte
3 Minuti di Lettura
Martedì 13 Febbraio 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 13:18

PESARO Una gigantesca installazione sta velocemente avvolgendo Villa Marina. I lavori sono cominciati venerdì e termineranno in settimana. Si ricoprono le facciate lato viale Trieste e porto con pannelli color crema e bianchi che celebrano il logo insieme al filo conduttore di Pesaro capitale italiana 2024 “La natura della cultura”, mentre nel versante all’ingresso, per chi arriva dalla Palla, al momento è previsto soltanto un riquadro vuoto che, a fine aprile, ospiterà una serigrafia artistica dedicata alla storia della colonia estiva nel Ventennio fascista, con la rielaborazione di foto d’archivio, documenti e giornali dell’epoca. Praticamente la copertina, elemento clou del rivestimento. Le facciate sulla spiaggia resteranno invece scoperte, anche perché vento e salsedine rovinerebbero tutto nel giro di poco tempo.

Lo scopo

Lo scopo dell’operazione del Comune e dell’Inps, proprietario dello storico edificio, è in prima battuta quello di nascondere alla vista il degrado di Villa Marina, dalla fine del ‘900 nel più completo abbandono, ma il messaggio che deve passare è soprattutto quello di mettere ancora di più in luce ciò che si cela oltre lo sguardo per sollecitare interventi di recupero e nuovi utilizzi dei quattro “giganti” del lungomare. Le idee ci sono, ma faticano a decollare. Roberto Ghiselli, ex dirigente sindacale e presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, ha annunciato da tempo il progetto per aprire un residence rivolto alla terza età, o meglio appartamenti di senior housing.

«È assai importante risanare e recuperare, anche da un punto di vista sociale, un complesso così significativo per la città - sottolinea Ghiselli -. Come programmato, l'Inps entro il primo semestre di quest'anno procederà a una nuova gara per la vendita all’asta. Proprio in questi giorni abbiamo uno scambio con l'Agenzia delle entrate per aggiornare le stime del valore immobiliare.

Purtroppo le procedure sono complesse e i tempi non brevi ma, innanzitutto, sarà determinante trovare i soggetti imprenditoriali che vogliono gestire la struttura. La macchina, insomma, si è rimessa in moto».

Intanto Comune e Inps, d’intesa con la Soprintendenza trattandosi di un edificio d’interesse culturale soggetto a tutela dal 2018 per iniziativa del ministero, pensano a impacchettare e nascondere le “brutture” nell’operazione immagine della Capitale italiana della cultura per un look più elegante alla vista del pubblico. Era del resto improponibile l’apparizione spettrale con i teli bianchi svolazzanti e le linee architettoniche finite completamente nell’oscurità.

«Rispetto al piano iniziale - spiega Filippo Galeazzi, coordinatore dell’intervento - abbiamo semplificato il disegno della copertura lasciando emergere il font, il disegno dei caratteri, della “Natura della cultura”, messaggio che accompagna gli eventi della kermesse. In settimana Villa Marina sarà quasi completamente impacchettata, tranne il lato mare. Resta inoltre la facciata che guarda verso Fano, la porta principale, dove a fine aprile installeremo un pannello storico e artistico per fare un salto nel passato, mettendo insieme le immagini della colonia fascista dove andavano in vacanza estiva i figli degli ex postelegrafonici. A questo punto si potrà inaugurare l’installazione».

Il progetto

Progetto e disegno grafico dei pannelli sono stati realizzati dallo studio PaperPaper di Milano, che si occupa dell’identità di Pesaro 2024, mentre la stampa è della Seriset della Repubblica di San Marino. Viene utilizzato un materiale con elevata resistenza al vento e agli agenti atmosferici, cioè una griglia di poliestere spalmato in Pvc, materiale termoplastico ricavato da elementi naturali. I pannelli del lato viale Trieste sono ampi 100 metri per 13, mentre nella facciata sul porto la copertura è 26 per 13 metri.

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