A Villa Fastiggi il sit-in dei lavoratori Kos Care: «Vogliamo essere equiparati ai colleghi della sanità pubblica»

A Villa Fastiggi il sit-in dei lavoratori Kos Care: «Vogliamo essere equiparati ai colleghi della sanità pubblica»
A Villa Fastiggi il sit-in dei lavoratori Kos Care: «Vogliamo essere equiparati ai colleghi della sanità pubblica»
di Thomas Delbianco
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Sabato 24 Luglio 2021, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 05:33

PESARO  - «Lavoriamo di più dei colleghi della sanità pubblica e guadagniamo 400 euro di meno al mese. Basta, non vogliamo più essere trattati come la protesta dei dipendenti del gruppo Kos Care. Dopo i lavoratori della struttura sanitaria Villa Adria ad Ancona, oltre ad altri presidi ad Ascoli e Macerata, ieri mattina ha manifestato anche il personale della residenza sociosanitaria di Villa Fastiggi a Pesaro, con operatori arrivati anche da altre strutture della provincia gestite dal gruppo. Presenti i rappresentanti sindacali Vania Sciumbata (Fp Cgil) e Angelo Aucello (Uil Fpl).

«Siamo qui per chiedere l’applicazione del contratto della sanità privata già rinnovato, per tutte le strutture del gruppo Kos Care della provincia, Cagli, Macerata Feltria e Villa Fastiggi - dice Vania Sciumbata - in analogia con quanto accade ormai da un anno in Emilia-Romagna, dove lo stesso gruppo Kos Care applica nelle strutture residenziali il contratto della sanità privata rinnovato. Loro invece hanno ancora un contratto scaduto da 12-13 anni, questo significa che lavorano mediamente due ore in più a settimana e guadagnano nettamente di meno rispetto a tutte le altre strutture private pubbliche italiane. Questo non è giusto».

Angelo Aucello sollecita «fortemente che ci sia l’applicazione del contratto già rinnovato da diverso tempo della sanità privata, chiediamo che i lavoratori facciano le giuste ore contrattuali, non 38 ma 36.

E chiediamo che ci sia parità di trattamento tra il pubblico e il privato. Gli stessi lavoratori del gruppo Kos Care, infermieri o fisioterapisti, nella sanità privata della nostra regione guadagnano 400 euro in meno rispetto a chi lavora nel pubblico. Questo è inaudito perchè creiamo lavoratori di serie A e serie B, quando hanno fatto gli stessi studi, stesso percorso formativo, stessa laurea. Chiediamo che anche la Regione faccia la propria parte e ci sia un confronto congiunto».

Tra i lavoratori presenti ieri mattina alla manifestazione, Francesco Brocca, fisioterapista della struttura socio-sanitaria di Villa Fastiggi: «Noi vogliamo che il contratto ormai scaduto da anni venga rinnovato e che lo stesso sia adeguato alle strutture pubbliche, perchè l’azienda per la quale lavoriamo è convenzionata con la Regione, presta un servizio di sanità pubblica, e quindi le differenze che esistono attualmente non hanno più senso di esistere». Valentina Albani, fisioterapista del Centro ambulatoriale di Pesaro, anticipa che «se non arriveranno risposte dal gruppo, la protesta andrà avanti. C’è stato un rinnovo al ribasso, e questo non è più possibile accettarlo, soprattutto dopo questa situazione d’emergenza legata al Covid, ma non solo per questo. Siamo tutti professionisti e vogliamo stessa dignità e pari diritti».
 

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