Nel giardino di casa tartarughe proibite, coppia finisce nei guai

Una tartaruga sequestrata
Una tartaruga sequestrata
di Veronique Angeletti
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Lunedì 28 Dicembre 2020, 07:00

VALLEFOGLIA - ’Lui amante della caccia a tutti costi nonostante le regole. Lei, la moglie con un debole per gli animali che non si possono detenere. Una coppia di Vallefoglia, per questi motivi, è finita ampiamente nei guai. Il giorno della vigilia di Natale, i carabinieri forestali di Pesaro hanno colto un bracconiere nella flagranza di reato di uccellagione. Aveva sistemato delle reti per catturare tordi bottaccio, tordi sassello, storni e merli allo scopo di alimentare illegalmente la pratica della caccia con richiami viventi. 

 
È stato sorpreso alle prime luci dell’alba mentre stava controllando di persona le reti a tramaglio che aveva installato vicino casa, a margine di un quartiere molto popolato di Vallefoglia. Rete di cui solo il possesso è severamente vietato dalla legge. Non essendo selettive potenzialmente potrebbero purtroppo catturare anche esemplari di altre specie particolarmente protette come il pettirosso o il fringuello, per le quali la caccia è assolutamente vietata. L’uomo, residente nel comune di Vallefoglia, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per aver occultato richiami e reti nelle immediatezze della sua proprietà violando gli articoli 3 e 21 della legge 157/1992 e ora rischia la severa pena dell’arresto fino a un anno e un’ammenda che varia da 774 a 2.065 euro.


Plausi dal Wwf Marche. Per il delegato regionale Jacopo Angelini, «l’operazione ha interrotto uno dei canali che commercia uccelli vivi catturati illegalmente e che alimentano un’usanza di caccia, quella con il richiamo acustico che, di per sé, stimola le importazioni illegali, i contrabbandi e il bracconaggio».

E ricorda che, con il Ministero dell’Ambiente e i carabinieri Forestali, è in corso una campagna chiamata “Crimini contro Natura” per condannare tutte le iniziative che, in un’ottica di profitto economico, comportano un’appropriazione indebita e illegale di risorse naturali o il danneggiamento delle stesse per lo svolgimento di attività illecite che vanno dal traffico di corna di rinoceronti o di specie esotiche al bracconaggio e al saccheggio di vegetali nei nostri ambienti naturali.

Nel corso dell’operazione sono state rinvenute nella casa dell’uomo e sequestrate ben tre testuggini di Hermann. Gli animali erano detenuti illegalmente dalla moglie del bracconiere in quanto sono specie Cites e dunque protette dalla Convenzione di Washington. La donna rischia l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 15 mila euro a 150mila in applicazione della legge 150/1992 che punisce l’illegale detenzione di specie Cites, salvo se si abbia una documentazione specifica che ne comprovi il prelievo in natura o nel caso delle tartarughe italiane un possesso che risale a prima del 1992.

 

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