Movida a prova di sicurezza: installate spycam in viale Trieste (e Nazario Sauro). Telecamere anche alla Palla di Pomodoro

Movida a prova di sicurezza: installate spycam in viale Trieste (e Nazario Sauro). Telecamere anche alla Palla di Pomodoro
Movida a prova di sicurezza: installate spycam in viale Trieste (e Nazario Sauro). Telecamere anche alla Palla di Pomodoro
di Letizia Francesconi
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Mercoledì 10 Agosto 2022, 02:00

PESARO Gli snodi più frequentati dalla movida serale sono finalmente a prova di sicurezza. Dopo oltre un mese di attesa sono state installate le spycam all’angolo di viale Nazario Sauro e da ieri anche in viale Trieste, dopo piazzale della Libertà, in corrispondenza di chioschi, cocktail bar e stabilimenti balneari fra i più affollati nei weekend.  L’annuncio arriva dall’assessore con delega a Sicurezza, Enzo Belloni. Mancano ora all’appello solo le telecamere che dovranno invece essere attivate a protezione della Ztl, finite però al centro di un contenzioso legale fra Comune e un’ impresa partecipante al bando di gara. 


Il monitoraggio


Le telecamere erano state invocate da gestori di stabilimenti balneari e albergatori di Levante, più colpiti fra giugno e inizio luglio, da atti di vandalismo in spiaggia e dal verificarsi di risse, che hanno spinto attività economiche penalizzate, Comune e agenti di sicurezza privata, a trovare la quadra. «I due occhi elettronici – spiega Belloni - sono state installate fra l’hotel Flyng e i due locali più frequentati dagli adolescenti per presidiare la movida serale e notturna. In questo modo si può intervenire all’istante o avvalersi delle registrazioni video nei casi di atti vandalici o altri episodi borderline all’esterno dei locali. Queste spycam saranno presto collegate alle centrali operative di questura, carabinieri e polizia locale. Altre due telecamere sono installate all’angolo fra viale Fiume, viale Marconi e viale Trieste, dove si concentra tutto l’afflusso di comitive di giovani e turisti, anche fino a tarda notte». 


La lettera aperta


Soddisfatti i gestori degli hotel Flyng, President, Excelsior, che si erano fatti portavoce di una lettera aperta, consegnata dalla Guardia giurata incaricata della sorveglianza al sindaco Ricci, all’assessore Belloni e al comandante della polizia locale, per sensibilizzare su quel fenomeno partito a inizio estate, che ha visto il lungomare di Levante “ostaggio della movida”.

Dal giugno scorso le cose sono cambiate e i controlli contro caos, rumore e musica oltre l’orario, si sono intensificati. Il nuovo appeal di piazzale D’Annunzio, dal format Apa hotels al cascone di Valentino ha fatto il resto. 


L’appalto


Con l’istallazione delle 4 telecamere integrative al parco Miralfiore, all’ingresso dell’arco e nelle aree intorno a Villa Miralfiore, l’assessore Belloni mette a segno la sua mission sicurezza. «Si chiude così l’appalto di giugno sulla videosorveglianza. I ritardi nell’installazione sono riconducibili alle forniture di materie e materiali, non facilmente reperibili».


Il nodo


Resta fermo in attesa di un’udienza in autunno l’arrivo delle altre telecamere di sorveglianza, destinate al centro storico e alla copertura dei varchi Ztl. Dieci dispositivi di cui 8 per i varchi scoperti. È in atto un procedimento legale amministrativo, promosso dalla società Sagredo Engineering con sede legale a Roma, tutelata dall’avvocato campano Alfredo Tozzi, nel quale si contestano le modalità di gestione del contratto d’appalto per le forniture dei dispositivi tanto da ipotizzare un danno economico all’impresa di circa 280mila euro. Questo a seguito di un inadempimento dell’Amministrazione e altri danni indiretti collegati alla illegittima risoluzione del contratto, come danno d’immagine, danno di cantiere e andamento anomalo. 

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