PESARO - Tassa di soggiorno non pagata, scatta l’ingiunzione di pagamento per tre albergatori pesaresi. Il Comune ha infatti emesso la determina che riguarda la riscossione coattiva dei tributi non versati nel 2020. È stata approvata la lista di carico con cui l’Ente affida ad Aspes Spa, il compito di recuperare gli importi non versati dai contribuenti morosi. Si tratta di 3 albergatori per un totale complessivo di 23.794,19 euro. Ora gli imprenditori saranno chiamati a pagare e restituire il dovuto al Comune.
I guai giudiziari
Non sono mancati i processi a Pesaro su questo fronte perché non pagare l’imposta di soggiorno significa poter incorrere nel reato di peculato.
Altro caso per un altro albergatore che non aveva versato 21 mila euro tra gli anni 2015 e 2017. Il giudice lo ha condannato a 2 anni, con pena sospesa. Condanna anche per due fratelli che non avevano versato 104 mila euro tra il 2014 e il 2017 a 2 anni e 11 mesi e 2 anni e 9 mesi. A fine 2021 la guardia di finanza aveva denunciato per peculato 10 persone, che risultavano i gestori delle strutture ricettive al momento delle indagini, per non aver versato l’imposta per ben 17 alberghi ubicati sul territorio comunale. Mediamente il Comune di Pesaro prevede a bilancio oltre 1 milione di euro dalla tassa di soggiorno all’anno. E c’è un accordo per cui il 5% delle risorse devono essere destinate agli operatori turistici.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout