Ultima chiamata per la Guardia medica, appello Asur: «Turni scoperti, cerchiamo dottori»

Ultima chiamata per la Guardia medica, appello Asur: «Turni scoperti, cerchiamo dottori»
Ultima chiamata per la Guardia medica, appello Asur: «Turni scoperti, cerchiamo dottori»
di Letizia Francesconi
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Lunedì 15 Novembre 2021, 10:08

PESARO - Medici di famiglia di nuovo “allertati” da Asur e Distretti sanitari. Nuova chiamata urgente per raccogliere disponibilità fra la medicina generale di Pesaro e del territorio per coprire i turni di Guardia medica, tuttora scoperti e a rischio chiusura. Sale però la polemica fra i colleghi della medicina generale, e siamo già alla terza chiamata in poche settimane. C’è preoccupazione e perplessità nella medicina di gruppo del dottor Danilo De Santi, Gianluca Colapinto e Roberto Bracci.

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Preoccupazioni

Preoccupazioni condivise anche dal dottor Marco Delbianco, coordinatore delle unità speciali di continuità Usca, soprattutto per il carico di lavoro.

La comunicazione: l’ultima lettera dell’Area vasta 1 è di pochi giorni fa, ed è stata inoltrata ai direttori dei Distretti di Pesaro, Fano e Urbino e alla medicina generale territoriale: «Visto l’aggravarsi della situazione epidemiologica con l’aumento del numero di positivi nel Pesarese, e a fronte della grave carenza dei medici di continuità assistenziale che permane si chiede la disponibilità alle équipe territoriali della medicina di base sul territorio a coprire i turni scoperti, e non solo nel Distretto sanitario di Pesaro ma nelle postazioni Mca attualmente attive in tutto il territorio dell’Area vasta 1». I medici di medicina generale per ciascun Distretto di riferimento hanno tempo fino al prossimo 18 novembre per dare la propria disponibilità fuori dall’orario di ambulatorio. Segno questo, come spiega il dottor Marco Delbianco, che altri hanno rinunciato a causa di un carico di lavoro non solo in progressivo aumento ma anche per la mancanza di un contributo economico adeguato, tale da permettere di spostarsi coprendo diversi chilometri e per questioni organizzative. C’è infatti completa incertezza sull’organizzazione dei turni e del servizio per dicembre soprattutto in concomitanza del periodo delle festività e delle ferie natalizie e di inizio anno. La reazione: disponibilità molto difficili da trovare fra i medici di famiglia. Da ogni parte della provincia, dalla medicina di base e dal sindacato Fimmg che rappresenta una parte dei medici associati, la reazione comune si riassume in poche e semplici parole: «Ora basta, non si può andare avanti così». Si fanno sempre più “calde” le chat di gruppo utilizzate da diversi medici per scambiarsi opinioni, stati d’animo e chiedere un cambio di passo alla politica regionale e ad Asur per la gestione di questa emergenza.

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