ANCONA - Guardare i 285 nuovi contagi Covid su 1154 tamponi molecolari (rapporto del 24%, incidenza salita a 99 su 100mila casi rispetto al 90 di sabato mattina) oppure gli otto ricoverati in meno annotati nel report della Regione Marche che fanno scendere le ospedalizzazioni a 80 (di cui 20 in rianimazione)? Forse nessuno dei due: un anno fa, domenica 15 novembre: l’incidenza era al triplo di oggi con 302 casi settimanali per 100mila e 77 pazienti Covid in terapia intensiva (contro 20) e 483 in area medica (contro 60).
Il grande passo avanti
Basterebbe questo per descrivere l’immenso passo avanti che ha contraddistinto l’entrata in campo dei vaccini da dieci mesi a questa parte e anche la fretta che il governo ha di accelerare la terza dose in tutte le Regioni. La curva dell’incidenza infatti ha ripreso a marciare con ritmi abbastanza spediti. Nel report di oggi vanno segnalati anche i primati di Ancona e Pesaro per numero di nuovi positivi (82 nella provincia del capoluogo regionale, 60 invece in quella più a Nord). Il livello di sintomatici resta sempre contenuto: sono 43 su 285, quindi uno ogni uno su 14 infettati. Se le ospedalizzazioni sono immutate nelle terapie intensiva, è consistente il balzo indietro dei ricoverati in area medica (meno sette). Dieci i pazienti in attesa al pronto soccorso tra Senigallia, Fabriano, Civitanova e Ascoli. Infine va aggiornato anche il numero di decessi: ieri è morto un 60enne di Ancona agli Ospedali Riuniti con patologie pregresse. Il totale dei decessi è salito a 3122.
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